Da | |
A | condolidosas@legalmail.it |
Data | 2025-04-16 18:37 |

Riepilogo Intestazioni Scarica tutti gli allegati
- Condomino Levante Alberto – Lettera su incidente muro Via Bersone 97.doc(~36 KB)
- E mail accompagnamento lettera 28 gennaio.doc(~24 KB)
- Levante Alberto – documento d’identità.pdf(~1.0 MB)
Spett.le .
Amministrazione
Condominio di Via Bersone, Roma
sig. Stefano Giannangeli
Condolido Sas
SEDE
Devo esprimere il mio profondo sconcerto, per usare un eufemismo, nell’apprendere nella telefonata con il vicino di casa di Via Bersone, che il muro di cinta delle villette a schiera in cui è compresa la mia abitazione al n. 97, non è stato ancora riparato a cura dell’Amministrazione, come suo dovere, essendo l’unica titolata a provvedere e a richiedere il rimborso dall’Assicurazione. Non sono potuto tornare ancora nella mia abitazione per motivi pressanti ed ero certo che la riparazione fosse stata effettuata, non avendo ricevuto risposta, quindi nessun diniego – peraltro insostenibile – da parte dell’Amministrazione. A parte il dovere di rispondere ad una richiesta formalmente motivata, chi tace acconsente. Del resto, la riparazione del muro di cinta è un atto dovuto e non potrei io, non proprietario del muro di recinzione delle villette a schiera, che è di proprietà condominiale, farlo riparare e chiedere il rimborso all’Assicurazione.
E allora devo ritrasmettere, con la formalità del caso, via PEC la lettera all’Amministrazione – con richiesta di provvedere prontamente, dopo tanto tempo – lettera che trasmisi per e mail il giorno 28 gennaio scorso e, ripeto, non ha avuto risposta in nessuna forma. E’ una lettera circostanziata in cui ho reiterato formalmente la mia richiesta – già fatta più volte a voce e per WhatsApp – a provvedere in modo sollecito alla riparazione del muro di cinta delle villette a schiera dal n. 97 al 101, in parte sfondato in corrispondenza del mio cancello al n. 97, il giorno 4 luglio 2024 da un veicolo guidato da una signora che aveva perso il controllo. Ripeto che l’Amministratore intervenne prontamente, assistette ai rilievi dei vigili, poi fece porre da una ditta delle strisce di plastica bianche e rosse nella parte del muro sfondato, come premessa alla riparazione del muro. Anche attraverso mio padre Romano mandai WhatsApp dichiarandomi a disposizione per eventuali formalità come l’autorizzazione ad entrare nel nostro giardino per la riparazione se l’autorizzazione fosse richiesta.
Nessuna risposta da parte dell’Amministrazione, quindi sembrava che provvedesse; la grave malattia di mia madre mi impedì di andare nella mia abitazione e quando mi fu possibile in ottobre, dopo la sua dolorosa scomparsa, trovai che il muro non era stato riparato con mio grande sconcerto. Telefonammo molte volte, io e mio padre, e mandammo WhatsApp sempre senza risposta, finché con l’intervento del sig. Formica abbiamo ricevuto solo dei dati – numero di telefono della signora e nome della sua assicurazione – che non mi riguardano essendo il muro di cinta delle villette a schiera, lo ripeto anche se è ben noto, di proprietà condominiale, per cui la riparazione e i relativi contatti con l’autrice del danno e l’Assicurazione fanno capo esclusivamente all’Amministratore.
Ricordato ciò, la mancata risposta e soprattutto il perdurare dell’inazione da oltre 2 mesi e mezzo dalla mia lettera del 28 gennaio – tra poco sono quasi 10 mesi dall’incidente del 4 luglio 2024 – mi fa pensare che la lettera possa essere sfuggita per un disguido e ci sia stata una dimenticanza del problema, per cui ritrasmetto formalmente la lettera via PEC, per avere certezza della ricezione, e ne ribadisco con forza il contenuto.
Rinnovo, pertanto, la pressante richiesta che l’Amministrazione provveda doverosamente alla riparazione del muro di recinzione del complesso a schiera nel modo più sollecito, ponendo fine al perdurare di una situazione insostenibile, lo ripeto ancora, per la sicurezza dell’abitazione mia e del vicino e per il decoro nostro e dell’intero condominio. Attendo conferma che l’Amministrazione provvederà prontamente rimediando alla lunga, incomprensibile inazione di quasi 10 mesi.
I migliori saluti.
Alberto Levante
Via Bersone 97
Cell. 329.3372301
Allegati: – Lettera del 28 gennaio con richiesta pronta riparazione muro di cinta
– E mail del 28 gennaio di accompagnamento della lettera
– Levante Alberto – documento identità per certificare uso Pec di mio padre, non essendone titolare.
16 aprile 2025
Gentile Amministratore
Sig. Stefano Giannangeli
Condominio Via Bersone
SEDE
Mi riferisco all’incidente avvenuto in data 4 luglio 2024 quando un autoveicolo condotto da una signora che aveva perduto il controllo, superato il marciapiede ha colpito con violenza il muro di cinta delle villette a schiera n. 97-99-101, dove c’è la mia abitazione al n. 97 sfondando la parte di tale muro dov’è il mio cancello che è stato anch’esso divelto. Io, appena avvertito, venni sul luogo e poco dopo il mio arrivo intervenne una volante della Polizia municipale con due agenti i quali redassero il verbale e provvidero a effettuare tutti i rilievi. Non potendo Lei arrivare sul posto, a differenza di quanto risultava ai condomini intervenuti, come senz’altro ricorda La contattai telefonicamente e le passai i due agenti, uno dei quali, in particolare, su Sua richiesta, le fornì le informazioni per ritirare il verbale al fine di procedere con la richiesta di risarcimento del danno arrecato con responsabilità acclarata in modo assoluto dai Vigili stessi, così da poter procedere alla riparazione del muro abbattuto. L’Amministrazione prese subito contatto con una ditta che mise delle strisce bianche e rosse di protezione in attesa di operare la riparazione. In successivi contatti per whatsapp miei e di mio padre Romano sollecitavamo la riparazione essendo passato troppo tempo dall’evento senza che la ditta avesse provveduto, mentre noi eravamo presi dal gravissimo problema familiare della malattia e poi del decesso di mia madre. Ciò avveniva tra i mesi di luglio e ottobre scorsi. Dal contatto telefonico e dai messaggi eravamo sicuri che provvedesse l’Amministrazione, come era stato detto esplicitamente da Lei in qualità di Amministratore e dimostrato con il suo intervento e la richiesta di interloquire direttamente con i vigili e avevamo anche aggiunto che se ci fossero stati adempimenti formali da parte nostra ci fosse fatto sapere e avremmo provveduto. Nessuna risposta abbiamo avuto ai messaggi per whatsapp e sono andate a vuoto anche le tante telefonate fatte, da me e mio padre, e anche quando abbiamo avuto la risposta di un collaboratore dell’Amministratore non siamo stati poi chiamati come il collaboratore aveva assicurato. Ci siamo rivolti allora alla gentilezza di Donato Formica il quale, avendo presentato lui l’Amministratore al Condominio – per la sostituzione del precedente resosi a lungo irreperibile – e avendo caldeggiato la sua nomina da noi subito accettata e votata, poteva aiutarci ad avere dall’Amministratore la risposta finora mancata.
Questo è avvenuto finalmente pochi giorni fa con la breve e-mail nella quale Lei, in qualità di Amministratore, ci fornisce alcuni dati sull’incidente: data e ora in cui è avvenuto, modello e numero targa dell’auto, nome dell’Assicurazione e numero di polizza e vaga indicazione con numero di denuncia, una sigla alfanumerica con la data dello stesso giorno dell’incidente, che presumiamo siano gli estremi del verbale dei Vigili che crediamo sia nella disponibilità dell’Amministratore il quale, come sopra riportato, è stato in contatto con loro all’atto del sopralluogo e dei rilievi a cui si riferisce il verbale. La e-mail stessa si conclude con un vago riferimento al preventivo che Lei ha fatto predisporre dalla Ditta a cui si è rivolto in occasione del sopralluogo che ha effettuato a seguito dell’incidente di cui trattasi. Ma siamo rimasti sconcertati perché pensavamo che l’Amministrazione si fosse attivata nelle pratiche per il sinistro con la relativa denuncia del danno subito e richiesta formale di risarcimento appena sarebbe stato quantificato e con i relativi contatti; e il fatto che i lavori non sono stati ancora neppure iniziati dipendesse da ritardi della Ditta che aveva posto la protezione provvisoria per impedire l’accesso nella parte del muro e cancello abbattuti. E invece dal breve messaggio con indicati soltanto alcuni dati, come da quanto ha accennato il sig. Formica, sembra di capire che nulla è stato fatto in quanto, senza motivo, non si è deciso di procedere in tale senso. Le mie telefonate alla figlia della signora non potevano far pensare che me ne occupassi io, erano evidentemente per una elementare, umana preoccupazione sulle condizioni di salute della madre date le gravi modalità dell’incidente, come dimostra il fatto di aver reso noto con un whatsapp alla chat di via Bersone che le sue condizioni erano tranquillizzanti.
Ciò premesso, per riassumere i termini della vicenda, mi sembra evidente che l’Amministrazione debba far seguire all’impegno iniziale tutto quanto attiene alla riparazione del muro nella parte sfondata dall’urto del veicolo e del cancello divelto trattandosi di muro condominiale perché è la recinzione esterna di villette a schiera; e in questo caso sono di proprietà individuale – per metà tra i due confinanti – soltanto i muretti divisori tra una villetta e l’altra all’interno della recinzione comune che è invece assolutamente condominiale, d’altra parte non vi è nessuna interruzione di continuità nel muro di cinta esterno. La proprietà condominiale del muro di recinzione delle villette a schiera è indiscussa e potrebbe essere in dubbio soltanto se vi fosse una specifica esclusione, ma anche in questo caso la continuità del muro senza divisione alcuna lo renderebbe ugualmente condominiale.
Pertanto chiedo all’Amministratore che provveda a quanto non è stato fatto finora, per fortuna non ci sono stati termini di decadenza scaduti, altrimenti il Condominio dovrebbe provvedere a sue spese, mentre ora non vi è alcun onere per il Condominio, e quindi per i Condomini, perché il risarcimento è indiscutibile data la responsabilità inequivocabile. Quindi l’Amministrazione dovrà procedere alla richiesta formale alla responsabile dei danni arrecati al proprio muro condominiale e alla relativa Assicurazione avvalendosi del Verbale dei vigili che è a sua precisa conoscenza, provvedendo alla riparazione del muro ad opera della Ditta prescelta, con il solo anticipo della spesa che verrà poi rimborsata data la responsabilità evidente.
Per quanto precisato fin qui, i dati che mi sono stati forniti nel Suo breve messaggio via e-mail non sono da me utilizzabili dato che – non essendo proprietario del muro di cinta intorno alla mia abitazione, muro unico che circonda il complesso di villette a schiera – non sarei legittimato a richiedere il risarcimento per un danno non arrecato non a me ma al Condominio che è l’unico proprietario del muro di cinta e la cui Amministrazione è l’unico soggetto che può operare per la riparazione del muro stesso.
La proprietà condominiale del muro di recinzione esterna delle villette a schiera si può agevolmente verificare come abbiamo fatto noi in modo semplicissimo, pronti ad indicare le fonti del nostro accertamento, che ripeto, è inequivocabile. La proprietà del muro di cinta generalmente non viene indicata negli atti condominiali perché è “in re ipsa”, mentre, ripeto, sono invece di proprietà per metà dei due condomini confinanti i muretti che dividono le proprietà entro il muro esterno condominiale delle villette a schiera.
Mi scuso della lunghezza, ma ho creduto utile riepilogare l’intera vicenda prima della reiterata richiesta all’Amministrazione di provvedere a tutto quanto attiene alla riparazione del la parte del muro con il relativo cancello, abbattuto dall’auto senza controllo, ovviamente con tutte le pratiche assicurative attinenti al risarcimento spettante al Condominio proprietario del muro stesso. Tutto questo non potrei farlo assolutamente, anche se volessi alleggerire l’Amministrazione di questo fastidio, in quanto l’Assicurazione avrebbe buon gioco a resistere alle mie richieste e in un eventuale giudizio eccepire con successo la non legittimazione da parte mia di avere un risarcimento per un muro non di mia proprietà.
Ringrazio di quanto sono certo l’Amministrazione farà con la massima sollecitudine dato il troppo tempo trascorso e i problemi anche per la sicurezza che crea un accesso al giardino e all’abitazione protetto solo da delle strisce plastificate bianche e rosse da troppo tempo.
Nel porgere i saluti più cordiali anche da mio padre Romano, resto in attesa di una pronta indicazione di quando e come l’Amministrazione procederà, a disposizione se occorre autorizzare in modo formale l’ingresso nella mia proprietà per effettuare i lavori da parte dell’Amministrazione condominiale, e non basta l’autorizzazione che si dà con questa mia richiesta; lo aggiungo soltanto perché il vicino tempo fa ebbe a chiedermi tale autorizzazione per il giardiniere che in mia assenza doveva passare dalla mia parte per potare i rampicanti del muretto divisorio, ma forse è eccessivo pensare che possa servire.
Alberto Levante
Via Bersone 97
Cell. 329.3372301
E mail alberto.levante@rocketmail.com
Per l’eventuale PEC far capo alla Pec di mio padre:
romano.levante@pecgiornalisti.it
28 gennaio 2025
Yahoo Mail: cerca, organizza, prendi il controllo della tua casella di posta
—– Messaggio inoltrato —–
A:
Inviato: mar, 28 gen, 2025 alle 7:54
Oggetto: Lettera su incidente muro Via Bersone 97.
Egregio Sig. Stefano Giannangeli, buongiorno.
Invio, in allegato la lettera in cui o sottoscritto Alberto Levante e mio padre Romano esaminiamo la situazione relativa all’incidente avvenuto il 4 luglio 2024, nel quale è stata divelta parte del muro di cinta in Via Bersone 97.
In attesa di cortese riscontro formuliamo i saluti più cordiali.
Alberto e Romano Levante
