Tumminello, la gaussiana in scultura ‘”arché” della vita

di Romano Maria Levante

Nella mostra di  Sergio Tumminello, “Res Omnis” a Roma, galleria “On Piece Art” , in via Margutta, dal 17 maggio al 27 luglio 2012 sono stati esposti disegni, bassorilievi e sculture, il tutto  incentrato su una forma archetipa, biomorfa. E’ motivo costante nelle opere dell’artista ispirate alla curva di Gauss che  prende la forma di “omini” primordiali, quasi totem preistorici: delle gaussiane utilizzate, tre sono per lo spazio e una per il tempo, definiscono i contorni degli omini, braccia, testa e gambe. L’originalità  di opere la cui forma ricalca la sinusoide della distribuzione statistica degli eventi è tale che vogliamo riproporle all’attenzione dei lettori a sei mesi dalla chiusura della mostra: con qualche commento esplicativo ma soprattutto con immagini eloquenti.

E’ stato l’autore in persona a svelarci che le curvature seguono la sinusoide gaussiana onnipresente in tutte le rilevazioni sulla distribuzione statistica dei diversi fenomeni, fino alla recente “piramide di Yale” il cui grafico sull’andamento borsistico mondiale nell’arco di due secoli ha la forma di una gaussiana. La dimensione spazio-temporale è tutta all’interno di tale distribuzione e averne fatto l’archetipo  umano è una idea moltointeressante che si affianca, pur nella totale diversità, alle forme primordiali della “Genesi” di De Redia, viste nel giugno 2009 al Palazzo delle Esposizioni, al  Foro romano e in altri luoghi aperti della Capitale. Lì era la sfera che si dipanava in forme accucciate in sequenza, in  Tumminello l'”omino” è una forma stabile, l’evoluzione l’abbiamo trovata nella grande scultura ancora più antropomorfa, avvitata su se stessa, che dominava la mostra.

Ma torniamo all’interpretazione delle opere ricomprese sotto il titolo di “Res omnis”, ecco come l’artista ne ha parlato intervistato da Barbara Martusciello: “In tutti i miei lavori c’è una forma costante, biomorfa, una sorta di omino, un lemma formale che ogni volta incarna e rimanda una storia a se stante, un’indagine continua”. L’ha descritta così: “E’ una forma archetipa, paradigma di una personale ricerca sull’Origine, intesa sia come origine dell’opera d’arte sia in senso ampio”.  L’averci rivelato che è fatta di quattro gaussiane unite, la qualifica ulteriormente aggiungendo la dimensione spazio-temporale legata alla distribuzione ineludibile dei fenomeni ripetitivi.

Le opere in marmo le ha realizzate in un recente soggiorno a Pietrasanta,  due sculture sono del 2008, una di esse è entrata nel “Fondo comune della costituenda fondazione Teatro Valle”, e ci piace sottolineare questo contributo dell’arte scultorea a quella teatrale in lotta per la sopravvivenza di uno storico teatro come il Valle, precipitato in una crisi profonda che lo ha visto chiudere dopo lo scioglimento dell’Eti, fino alla maratona di solidarietà degli artisti. I bassorilievi di Tumminello sono entrati lo scorso anno nell’evento “Paturnio”, svoltosi in diversi siti a Roma, con la presentazione di Achille Bonito Oliva. 

E’ un artista, quindi, inserito nel mondo artistico in fermento, dopo essersi formato presso la Nuova Scuola Romana di scultura, quella di San Lorenzo; negli ultimi cinque anni ha esplorato diversi temi, con evoluzioni e spostamenti, continuità e ripensamenti, in un inesausto spirito di ricerca.  

Nei primi gessi monumentali la ricerca esteriore riguardava i materiali e la scenografia, la gestualità e l’aggressività; quella interiore il lato oscuro della mente per giungere all’archetipo e alla memoria collettiva.  Su di lui si legge che “l’elaborazione di una teoria in cui il canone di bellezza classica è trasfigurato in un codice matematico-statistico trova già una matura formulazione”, crediamo che questo codice sia decrittato nella curva di Gauss anzidetta.

Il suo passaggio dai gessi alla ceramica e poi al marmo dà alla forma maggiore linearità e stabilità,  richiami medioevali e rinascimentali sono inseriti in una espressione assolutamente contemporanea. All'”omino” si aggiunge il satellite Saturno, soggetti diventano l’Ombra e i Quattro elementi primordiali. In questa evoluzione raggiunge un  equilibrio e una misura che fanno tesoro dell’esperienza precedente dandogli pur nella giovane età una indiscutibile maturità artistica. 

Info

Galleria “On Piece Art”, via Margutta, 53/b, Roma, Orario: da martedì a venerdì ore 16-19,30, per la mattina e il sabato su appuntamento, ingresso gratuito; tel e fax 05.32651919.

Foto

Le immagini sono state riprese da Romano Maria Levante  nella galleria all’inaugurazione della mostra, si ringrazia l’organizzazione con i titolari dei diritti, in particolare Sergio Tumminello.