Mozambico e Sao Tomè , il fascino dell’Africa, al Vittoriano

di Romano Maria Levante

Nel Vittoriano, nell’ala Brasini, lato Fori Imperiali, nel programma “Roma verso Expo” torna l’Africa con due mostre, per un grande paese in una particolare ricorrenza nazionale, “Mozambico 40 anni d’indipendenza: unità, pace e progresso”,  dal 25 giugno al 9 luglio 2015, e per due piccole isole-stato,  con  “Sao Tomé e Principe si presenta”, dal 22 luglio al 4 agosto. La vetrinaromana dell’Expo si arricchisce di nuove presenze, dopo le tante presentazioni di paesi che si sono succedute dall’ottobre 2014 e le tante che seguiranno con un ritmo incessante che vede “Comunicare Organizzando” di Alessandro Nicosia mobilitata senza ridurre l’impegno nelle altre attività, in particolare la realizzazione delle importanti mostre d’arte nel complesso monumentale. 

Mozambico, un’oasi di pace e di sviluppo

Il Mozambico è  un  paese situato nella costa sud orientale dell’Africa, l’apertura della mostra al Vittoriano avviene nel  40° anniversario dell’indipendenza dal Portogallo, avvenuta il 25 giugno 1975. E per questo è stata preceduta da un Simposio nella Sala Verdi con autorevoli interventi che hanno rievocato quella data fatidica.  L’Italia ha dato il suo contributo per favorire la fine del conflitto e la città di Reggio Emilia  ha dato prove di solidarietà attiva con il popolo del Mozambico durante la lotta per la liberazione nazionale, iniziata il 35 settembre 1964 ad opera del Fronte di liberazione del Mozambico. A Roma il 4 ottobre 1992 è stato firmato l’Accordo Generale di Pace tra il Governo e la RENAMO (Resistência Nacional Moçambicana) con l’appoggio del governo italiano e la mediazione della Comunità di Sant’Egidio..

E’ una delle economie più promettenti dell’Africa, in forte crescita economica da 15 anni, con tassi di sviluppo del 7-8% annui.  Indubbiamente la pace  e la stabilità hanno creato le condizioni favorevoli, che mancano nelle regioni dell’Africa sconvolte da endemici conflitti locali; le riforme economiche del governo hanno fatto il resto. Un’oasi di pace e di sviluppo nell’Africa inquieta.

Le risorse naturali sono alla base dello sviluppo, in particolare quelle minerarie ed energetiche che attirano rilevanti investimenti nella ricerca e trasformazione. I grandi giacimenti di gas naturale e carbone scoperti offrono prospettive sempre più promettenti tanto che il paese si avvia ad essere uno tra i principali esportatori di risorse energetiche; si estrae anche oro e titanio, marmo e zircone. A queste risorse minerarie si  aggiungono  quelle naturali dell”agricoltura e delle foreste con l’agroindustria soprattutto per il fabbisogno alimentare del paese, ma anche con esportazioni di cereali e tuberi, ortaggi e frutta; la pesca e l’acquacultura concorrono allo sviluppo esportando  sui mercati europei ed asiatici. Tre importanti porti, Nacala, Beira e Maputo, sono utilizzati anche a servizio dei paesi vicini senza accesso al mare. 

Ha un ruolo importante l’industria, con iniziative in atto e opportunità di investimenti futuri non solo nei settori di trasformazione delle risorse agricole ed energetiche citate, ma anche nel tessile e nei metalli.

Spicca il ruolo del turismo, per la bellezza dell’ambiente con i 2500 chilometri di costa marittima, le  spiagge incontaminate,  le isole, gli arcipelaghi e i parchi marittimi, come il Parco nazionale dell’Arcipelago di Barazzuto, le isole Querimbas e l’isola di Inhaca di fronte alla capitale Maputu; all’interno  si possono visitare le riserve naturali,  e le riserve di caccia faunistiche, in particolare il Parco di Gorongosa e il Parco del Grande Limpopo. L’Ihle de Mocambique, collegata alla terraferma da un ponte di 3 chilometri,  è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1991. Vengono potenziate le infrastrutture viarie ed energetiche in collaborazione tra lo Stato e il settore privato.

I rapporti con l’Italia sono proficui a livello economico, sociale e culturale, Si segnalano gli accordi per favorire gli investimenti e quelli per evitare la doppia imposizione, come l’assistenza fornita dalla cooperazione nei settori dell’educazione e salute, sviluppo rurale e  potabilizzazione dell’acqua. Sul piano culturale, il Mozambico partecipa con i suoi artisti alla Biennale di Architettura e alla Biennale d’arte di Venezia, nonchè al Salone del Libro di Torino.

E, dulcis in fundo, partecipa all’Expo di Milano, nel cluster “Cereali e tuberi”, le sue produzioni leader, con il titolo “Dalla tradizione all’innovazione: nutrire la vita, coltivare i sogni”.  Protagonisti i suoi prodotti tipici, patate e manioca, mais e miglio, dei quali vengono illustrate le caratteristiche e narrata la storia, collegandola alle usanze delle popolazioni. Due percorsi sviluppano la tematica, “Il ruolo delle donne in agricoltura” e “Biodiversità e conservazione dell’ecosistema”.  Va sottolineata  l’estrema varietà delle produzioni alimentari  e insieme l’impegno a ricercare tecniche sempre più efficaci per lo sviluppo produttivo in una presentazione visiva che riproduce la mappa del Mozambico con l’articolazione del suo territorio.

Alla presentazione della mostra in grande rilievo  la figura dell’ambasciatore, Carla Elisa Luis Mucavi. , sfolgorante nel costume tradizionale rilucente oro, ha parlato a lungo della ricorrenza celebrativa  e dei rapporti con l’Italia, non sono mancati gli inni nazionali. 

L’esposizione unisce opere pittoriche sul tipico ambiente africano, e prodotti dell’artigianato artistico, in particolare  sculture di arte makonde, batik, conchiglie, capulane, teli colorati, maschere tipiche e  i caratteristici oggetti in legno. Autori gli artisti del paese Bertina Lopes, Malangatana Valente Ngwcaya e Miguel Rodrigues, e l’artista italiano Angelo Savarese con un’opera sulla bandiera del Mozambico. .

Infine sono esposte opere letterarie di mozambicani residenti in Italia, precisamente Amilca Ismael (La casa dei ricordi, Il racconto di Nadia, Effimera Libertá), Celestino Victor Mussomar (Lo sviluppo integrale endogeno per l’Africa Sub-Sahariana) e Amarildo Ajasse (Conversazioni impossibili – C’era una volta).

La msotra è  a cura di Velia Littera di Pavart in collaborazione con Miguel Rodrigues

Va sottolineato l’impegno profuso nella mostra e nella presentazione, la storica ricorrenza del quarantennale dell’indipendenza si unisce al ruolo avuto dall’Italia, due fattori che ne hanno fatto un evento di notevole portata tanto più che si è svolto in un luogo altamente simbolico come il Complesso monumentale del Vittoriano.  


 Sao  Tomè e Principe, due isole di sogno

Dal Mozambico esteso 800.000 Kmq a due isole, che distano 140 km l’una dall’altra, con isolotti e scogli  per  complessivi 1000 Kmq: 860 circa nell’isola Sao Tomè lunga 65 Km e larga 35,  e 140 circa nell’isola di Principe  lunga 16 km e larga 8.  Siamo nel Golfo di Guinea, a 300 km dalla costa occidentale dell’Africa, l’ambiente è tropicale, la vegetazione  lussureggiante, tra valli, fiumi e torrenti, ci sono anche rilievi montuosi fino a 2000 metri nell’isola di Sao Tomè. 

E’ un paradiso della natura meta di correnti turistiche, ma non solo, per la posizione strategica delle due isole: è posto nelle correnti di traffico verso i mercati emergenti dell’Africa, come Nigeria e Senegal, Costa d’Avorio e Camerun,  Ghana e Angola. Per questo è integrato nella rete  dei mercati dell’Africa occidentale e centrale, oltre a fruire di trattamenti preferenziali con UE e Stati Uniti.

Le riforme politiche e istituzionali, economiche e sociali sono volte a creare l’ambiente più favorevole per gli investimenti nazionali ed esteri. Viene sottolineata la liberalizzazione dell’economia  con le privatizzazioni,  e la sua modernità, tanto che i due terzi del Pil vengono dal settore dei servizi.  Sono  ridotti ai minimi termini i tempi per le autorizzazioni ad aprire un’impresa o iniziare un’attività  nelle costruzioni; inoltre una serie di accordi e garanzie, esplicitamente  richiamati,  rendono gli investimenti sicuri, assicurando la  protezione  e la parità di trattamento nonché la possibilità di trasferire i profitti all’estero seguendo semplici regole e condizioni.

Ma quello su cui si fa leva soprattutto è l’assenza assoluta delle tensioni e dei conflitti che travagliano molti paesi africani e creano per gli investitori notevoli rischi, qui del tutto assenti: non ci sono conflitti sociali, rivalità religiose  né criminalità, è questo “uno dei suoi beni più importanti”.  E viene apprezzato, tanto che il paese è in ascesa nelle graduatorie internazionali.

Questo l’appello: “Il governo lancia una sfida d’internazionalizzazione dell’economia  sao-tomese, invitando a tal fine gli investitori stranieri, per trarre vantaggio dagli attivi strategici che il Paese offre, per farli partecipare a grandi progetti infrastrutturali annunciati e in corso, come l’ampliamento e ammodernamento di porti e aeroporti, la costruzione di porti di trasbordo in acque profonde,  l’esplorazione energetica ed altri.

Una posizione pragmatica e concreta questa, come la sua partecipazione all’Expo nel “cluster” del cacao. Viene presentato un progetto pilota che concilia biodiversità e sfruttamento del cacao nel miglioramento della qualità della vita della popolazione; e indica le nuove forme associative nella produzione del cacao mediante le quali si può creare un nuovo ciclo di economia agricola. Questa la sua risposta alla missione dell’Expo: “Nutrire il Pianeta in modo sostenibile”.

E’ un  messaggio declinato nel padiglione in tre tematiche: l’ambiente naturale, il cacao e la biodiversità; l’ambiente umano,  le piantagioni e l’agricoltura; la biosfera, l’Obo Natural Park,  in relazione con la cultura della felicità in un allestimento architettonico ispirato a cacao e biosfera.

Viene presentato inoltre  il popolo delle isole e il territorio nella sua bellezza, attraverso l’arte in musica  e teatro, danza e arti plastiche, fotografie e video.

InfoComplesso del Vittoriano, Ala Brasini,  lato Fori Imperiali,via San Pietro in carcere.  Tutti i giorni, dal lunedì alla domenica compresa, ore 9,30-19,30. Ingresso gratuito, accesso  fino a 45 minuti dalla chiusura.  Cfr. i nostri articoli in questo sito: per le mostre precedenti al Vittoriano del progetto “Roma verso Expo”, nel 2015, Usa, Haiti e Cuba 3 luglio, Congo e Polonia 28 aprile, Tunisia e Dominicana  25 marzo, Grecia e Germania  22 febbraio,  Estonia  7 febbraio,  Vietnam  14 gennaio; nel 2014, Albania e Serbia  9 dicembre, Egitto e Slovenia 8 novembre.   

Foto

Le immagini sono state riprese da Romano Maria Levante nel complesso delVittoriano il giorno dell’inaugurazione delle due mostre, si ringrazoa Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia , con i titolari dei diritti, e le ambasciate dei due paesi, òper l’opportunità offerta.. Le 5 immagini iniziali sono della mostra del Mozambico, in apertura, un’opera di Bertina Lopes, conclude un’opera di Malangatana Ngwenya Valente; le 5 immagini successive sono della mostra di Sao Tomè, in apertura e chiusura oggetti caratteristici dell’artigianato tipico, al centro raffigurazioni artistiche di vita nelle due isole.