Museum Beauty Contest, i Ritratti si sfidano alla Galleria Nazionale

di Romano Maria Levante

Alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea dal 21 febbraio al  1° maggio 2017 “Museum Beauty Contest. La mostra di Ritratti” , un originale progetto di Paco Cao con il quale sono state sttoposte al voto dei visitatori 18  figure femminili e 18 maschili per la scelta di Miss e Mister Galleria Nazionale, come  ambasciatori della Galleria per il 2017. Il “Beauty Contest” è culminato il 27 marzo con la proclamazione delle due opere vincitrici dopo  votazioni sia a mezzo schede nelle quali sono stati riprodotti i Ritratti a concorso, sia “on line”  sul sito della Galleria.

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Ci sono già i risultati e ne daremo conto dopo la chiusura della mostra che prosegue fino al 1° maggio, perchè potrà essere un ulteriore motivo di interesse  valutare “de visu” le opere senza conoscere i vincitori. Si svolge nel salone retrostante la sala d’ingresso con le colonne, il grande tappeto e i divani che hanno fatto tabula rasa dello  preesistente “ouverture”  con il pavimento a specchi spezzati di Pirri, le opere d’arte contemporanea che catturavano  già prima di iniziare il giro delle sale dando subito un’intensa emozione. Sensazioni che si ripetevano ogni volta che varcavamo l’ingresso pur ben conosciuto.

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Non abbiamo potuto resistere a tornare sull’intervento iconoclasta, pur avendo già espresso a suo tempo il nostro  giudizio, che non viene dal critico ma dal cronista visitatore e riflette l’istintivo moto dell’animo al di là della funzionalità nell’accoglienza e nella fruizione di spazi che sembra essere  stata alla base della scelta radicale, oltre alla riproposizione dell’assetto ottocentesco di cui peraltro non si sentiva affatto il bisogno nel tempio dell’arte  moderna e contemporanea. Dato che la presentazione si è  tenuta nella sala con le colonne all’ingresso, abbiamo sentito maggiormente, per il tempo della conferenza stampa, il “vulnus” inferto a un luogo prima coinvolgente e suggestivo. Un disagio persistente, ma attenuato dalla valorizzazione del bel colonnato nella sala iniziale, alla quale è stato dato giustamente il nome di “Sala delle Colonne”.

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Originalità del  “Beauty Contest” e di altri progetti  di Paco Cao

L’originale “concorso di bellezza” tra ritratti femminili e  maschili si colloca tra i progetti di Paco Cao  volti  collegare l’arte alle strategie pubblicitarie in modo da creare un forte coinvolgimento tra artista e spettatore, tra l’opera d’arte e il pubblico abbattendo  i diaframmi tra alta e bassa cultura e avvalendosi  a tal fine dei diversi mezzi di comunicazione per una efficace presenza mediatica.

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E” un processo, ritenuto esso stesso artistico, che  collega arte e cultura pop, utilizzando anche ironia e parodia per interessare una platea più vasta; i suoi progetti così ispirati e impostati sono stati ospitati da grandi istituzioni museali in Europa, dalla Spagna al Belgio all’Italia, e in America dagli Stati Uniti al Messico. A lui si devono numerose pubblicazioni

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Il concetto di “dogma democratico” che ne è alla base porta a  riflettere in modo nuovo e per molti aspetti  anticonformista, perché supera dei tabù  radicati. E’ un  anticonformismo, però, che non riguarda le opere scelte per questo inusitato “concorso di bellezza”: sono 34  ritratti dipinti tra l”800 e il ‘900, più due statue classiche del VII secolo a. C. – la dea Minerva-Atena e  il dio Apollo –  anche loro in lizza, che ricollegano  idealmente al primo “Beauty Contest”, quello indetto da Giove tra Era, Atena e Venere con la mela d’oro alla più bella, in cui ad Atena fu preferita  Venere.

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Qualcosa di nuovo, quindi, anzi d’antico,  possiamo dire, di veramente antico. Paco Cao ha parlato anche di un altro suo progetto riguardante i sosia, cosa che ci ha fatto ripensare a una originalissima mostra di qualche tempo fa a Roma, che esponeva il risultato di un impegno encomiabile degli alunni di una scuola romana: grandi fotografie che facevano  rivivere una vasta serie di capolavori dei più grandi pittori perché li riproducevano dopo che le composizioni erano state ricreate dal vero con gli stessi colori, posizioni, abiti e figure impersonate da ragazzi in posa come nei dipinti come sosia dei soggetti raffigurati e quindi riprodotti.  Lo abbiamo segnalato allo stesso Paco che si è detto interessato a tale realizzazione.

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Le  34  opere eliminate tra le 70 esposte 

Ed ora una rapida rassegna delle opere esposte, che sono le 35 inizialmente selezionate per ognuno dei due concorsi, di   Miss e Mister. Di queste hanno superato le “primarie” svoltesi dal 10 ottobre 2016 al 22 gennaio 2017,  18  Ritratti per categoria che sono stati  sottoposti al giudizio e al voto dei visitatori con una precisa indicazione: “L’obiettivo è quello di assegnare un premio al personaggio più bello di ciascuna categoria, prendendo in considerazione aspetto fisico, portamento e atteggiamento, indipendentemente dallo stile o dalla qualità tecnica delle opere” tenendo conto che, come ha detto Paco, “ciascuno ha una propria visione della bellezza ma non dal lato artistico”.

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Quindi non è stato un concorso tra artisti, ma tra i soggetti da loro ritratti,  giudicati e messi a raffronto sulla base di doti estetiche, anche se in una concezione di bellezza non solo meramente esteriore. Per  metterlo in pratica, nelle due schede  di votazione, in corrispondenza dei 18 Ritratti femminili e dei 18 maschili in lizza, non è stato indicato il nome dell’artista ma soltanto il nome dato alla persona raffigurata – che nei casi di Ritratti di anonimi è stata ribattezzata fantasiosamente da Paco Cao – con il periodo in cui è vissuta, non con la data di creazione del quadro.  

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Dato che la selezione è avvenuta tra le opere della Galleria Nazionale, può lasciare alquanto delusi per l’assenza delle bellezze più seducenti:  si tratta per lo più di volti pensierosi, figure austere, che riesce arduo collegare alle immagini di Miss e di Mister, quindi non si può dimenticare la matrice artistica che ha pesato sulla scelta anche se si è dichiarato di escluderla. Forse è il concetto stesso di bellezza su cui si basa il concorso a non collimare con quello delle Miss e dei Mister, così da includere il “Ritratto di vecchia” di Alessandro Marini 1855-67 e il “Ritratto della madre”  di Giorgio de Chirico 1911 selezionati nelle “primarie”, nonché   grandi personaggi ammirati per la loro caratura storica e non certo per la  loro avvenenza tra i 18  in lizza per il titolo di Mister.

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Tra i Ritratti femminili eliminati nelle primarie ma esposti citiamo per il ‘900, “Morceaux choisis d’aprés Courbet” di Marcel Duchamp 1968, e “Nusch Eluard” di Man Ray 1934, “Sintesi plastica di figura seduta – Silvia” di Umberto Boccioni 1915, e “Ritratto di Gemma Bellincioni” di Anton Van Wiele 1909;  per l”800, Ritratto di signora” di Domenico Induno 1860, e “Ritratto della signora Antonietta Cavallari Burba” di Wilhelm Beckmann1897, “Ritratto della Contessa Fini” di Luigi Galli 1888-90, e “Ritratto della Contessa Valfrè di Bonzo Michaud” di Anna Revon  1860.

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Dei Ritratti maschili eliminati, 17 come i femminili, tra i personaggi: “Il Maestro Arturo Toscanini” e “San Francesco“, di Adolf  Wildt 1925-26, “Apollo” di Pietro Galli 1838  e “Alessandro Magno” di Vincenzo Gemito 1920-25 , “Sua Altezza Reale il Principe Umberto” di Alfonso Balzico 1865, e “Ritratto di Giuseppe Girometti” 1831-32, “Ritratto del Cardinale Antonio Tosti” 1839 e “Busto di Bruno Mussolini” di Aurelio De Felice 1941, “Ritratto di Ufficiale dei gendarmi Pontifici” 1825-30, e  “Ritratto del Comandante della Guardia Svizzera” 1855. Tra gli anonimi, “Ritratto d’uomo” di Natale Schiavoni 1825 e, stesso titolo, di Alberto Friscia 1936, “Ritratto” di Henry Raeburn 1832, e  “Ritratto virile” di Pier Celestino Gilardi 1892, “L’uomo dal mantello” di Gari Melchers 1902-05 e “Boy and Dog” di Sandro Chia 1983. 

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I 36 Ritratti in gara per il titolo di Miss e Mister

In  gara, dopo l’eliminatoria delle “primarie” di cui si è detto, sono approdate figure femminili ben note, anzi divenute familiari, come  “Hanka Zborowsa” di Amedeo Modigliani e “Luce Balla” di Giacomo Balla, 1921, “Isabella Far  di Giorgio de Chirico, 1935,  e “Palma Bucarelli” di Alberto Savinio, 1945.

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E una serie di volti, da quelli che bucano l’oscurità come “Polymnia”  ed “Elisabeth Asquith”, entrambi di John Lavery 1909-10, alle espressioni assorte, che sono prevalenti, in “Nerina Badioli”  di Antonio Puccinelli 1865-66  e  “Jane Morris” di Dante Gabriel Rossetti 1868-74, “Costanza Monti Perticari” di Filippo Agricola 1819-21, e “Maria Annunciazione” di Bruno Croatto, “Maria Specchio” di Cagnaccio di San Pietro 1932, e “Maria Donna” di Antonio Donghi.

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Questi  ultimi tre nomi sono stati escogitati da Paco Cao, come per i Ritratti di “Maria Meditazione” di Cesare Detti 1880,  e  “Rosina Barbiere” di Cipriano Mannucci Rosina” 1920, entrambe in pose vezzose, peraltro rare tra le 17 prescelte per il concorso;  le vediamo anche in “Margherita Vervoot Marchessa de Rochefort Lucay” di Giovanni Boldini 1910,  e soprattutto nella già citata  “Luce Balla”  il cui titolo vero è “Veli rosa. Ritratto di Luce”; altri suoi ritratti nell’esposizione  parallela delle opere donate dagli eredi di  Balla che si svolge contestualmente nella Galleria.

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Tra i Ritratti femminili siamo stati molto colpiti da “Maria Sogni”, di Vittorio Corcos 1896,  per l’intensità dello sguardo mentre è seduta in una panchina con accanto un originale copricapo e dei libri.

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Sono entrati tra i 18 finalisti maschili: i  personaggi  “Giuseppe Garibaldi” di Girolamo Induno 1876  e “Giuseppe Verdi” di Giovanni Boldini 1886, “Vincenzo Monti” di Andrea Appiani 1808,  e “Gaetano dell’Acqua” di Nicola Consoni 1851;  i Ritratti di “Bernardo Celentano” e di “Emilio Villari giovane” entrambi  di Domenico Morelli 1855-59,  gli  “Autoritratti” dell”800 di Natale Schiavoni 1831 e Antonio Mancini 1880,  con  quelli del ‘900 di Ildebrando Urbani 1940 e Sergio Ziveri 1946, e il celebre “Giardiniere”  di Van Gogh 1889.

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C’è anche un outsider, il “Nudo accademico” di scuola francese, autore ignoto, primo decennio dell’800, ribattezzato  nella scheda per la votazione “Giuseppe Nudo”: un corpo arcuato michelangiolesco che ci ha sorpreso vedere a fianco degli austeri ritratti selezionati, sebbene sia senza dubbio  il più adatto a cimentarsi in un  concorso di Mister, considerando che si svolgono tra culturisti che espomgono la propria muscolatura assumendo pose plastiche.

Prossimamente daremo conto del risultato con la proclamazione di Miss e Mister Galleria Nazionale, che si è svolta in un “Gran Finale” molto spettacolare, con attori, musica e happening gustosi in carattere con il tema.

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 Paco Pao, ideatore e realizzatore della manifestazione,  ne ha filmato la conclusione, come ha fatto nelle altre fasi,  per un documentario che farà rivivere la sua residenza nella Galleria Nazionale con la realizzazione di un progetto così innovativo culminato nel “Gran finale” del  “Beauty Contest”. 

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Ci viene in mente al riguardo quale ulteriore interesse presenterebbe un eventuale “Beauty Contest”  esteso alle altre Gallerie e musei con la partecipazione al concorso delle  vere  bellezze femminili e virili ben presenti nei Ritratti dipinti da tanti artisti; con l’alternativa tra un Beauty Contest complessivo oppure singoli concorsi per i grandi musei con il gran finale come per Miss Universo cui partecipano le Miss dei singoli paesi. Una variante potrebbe essere un concorso sempre imperniato sulla bellezza nei Ritratti, ma con  in lizza anche  gli artisti, ciascuno dei quali presenterebbe idealmente i  propri “campioni”, cosa che consentirebbe anche di analizzare i diversi modi in cui la bellezza viene declinata nell’arte in base alle visioni personali e alle forme stilistiche.

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Il “Beauty Contest”  potrebbe non finire qui, dunque; un seme è stato gettato e potrebbe fruttificare, attendiamo gli sviluppi. Si aprono ulteriori possibilità a vasto raggio che dimostrano la validità del progetto di Paco Cao rivelando potenzialità inesplorate nelle opere d’arte anche rispetto alla capacità di avvicinarle agli interessi del grande pubblico. Del resto, già una variante si è vista nell’abbinamento in grandi musei dell’arte con la moda riferita all’eleganza degli abiti dei dipinti. La bellezza e la competizione sono tra le attrazioni più sentite ad ogni livello, nel Beauty Contest sono unite strettamente all’arte. Prossimamente pubblicheremo i risultati del concorso, con Miss e Mister Galleria Nazionale.

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Info

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, viale delle Belle Arti, 131, Roma,  tel. 06.32298221. Orari  di apertura, dal martedì alla domenica ore 8,30-19,30, lunedì chiuso, ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura. Ingresso, intero euro 10,00, ridotto euro 5,00, gratuito per gli under 18, ridotto con il biglietto del MAXXI e i soci del programma CartaFRECCIA  di Trenitalia. L’articolo con i risultati del concorso di Miss e Mister Galleria Nazionale uscirà in questo sito il 6 maggio p.v. con le immagini dei vincitori. 

Foto 

Le immagini delle 16 opere singole –  8 Ritratti di donne e 8 Ritratti di uomini – e quella della presentazione posta a chiusura sono state riprese da Romano Maria Levante nella Galleria Nazionale, si ringrazia la Direzione, con i titolari deidiritti, per l’opportunità offerta; mentre le 5 panoramiche delle opere in gara sono tratte dal sito “Oblò.it”, ringraziamo il direttore Paolo Fuschino per avere concesso cortesemente l’autorizzazione che ci permette di fornire le visioni di insieme dei Ritratti a concorso. Non indichiamo gli autori delle singole opere, dato che il concorso riguarda solo i Ritratti.In apertura, la 1^ panoramica dei Ritratti femminili; seguono 4 Ritratti di donne; poi la 2^panoramica dei Ritratti femminili, seguono altri 4 Ritratti di donne; poi, la 1^ panoramica dei Ritratti maschili, seguono 4 Ritratti di uomini; quindi, la 2^ panoramica dei Ritratti maschili, seguono altri 4 Ritratti di uomini; infine la 3^ panoramica dei Ritratti maschili, e, in chiusura, Paco Pao al microfono alla presentazione della mostra-concorso, alla sua destra la direttrice della Galleria Nazionale Cristiana Collu.

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