WeACT, Civita con 12 imprese nei palazzi Barberini e Corsini

di Romano Maria Levante

Il 13 dicembre 2018 a Palazzo Barberini,  nella sala Pietro da Cortona, sono stati illustrati i risultati del progetto WeACT³,  la Tecnologia per Arte, Cultura, Turismo, Territorio”, promosso e coordinato da Civita, con il quale 12 imprese specializzate in diversi campi altamente innovativi  hanno elaborato strumenti avanzati per migliorare la tutela, fruizione e valorizzazione dell’inestimabile patrimonio  custodito nei palazzi Barberini e Corsini, ricchi di storia e  memoria,  d’arte e cultura di cui rendere partecipi i visitatori nel modo più efficace  consentito dalla più moderna tecnologia. Sono intervenuti, fornendo sintesi esplicative del loro contributo, i responsabili delle 12 imprese impegnate nel  progetto, dopo l’introduzione di Flaminia Gennari Santori, direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, e la presentazione di Gianni Letta, presidente di Civita. Ha concluso la manifestazione il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli. L’accordo per il progetto di intervento coordinato era stato firmato e illustrato nei suoi contenuti il 31 ottobre 2017 a Palazzo Barberini, dagli stessi partecipanti attuali, il presidente di Civita e i rappresentanti delle 12 imprese, con il direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, alla presenza dell’allora ministro del MiBACT.  Dopo un anno di lavoro sono stati presentati gli strumenti innovativi realizzati a un livello tecnologico particolarmente avanzato, di pronta applicazione.   

Il  ministro del MiBAC Alberto Bonisoli conclude la manifestazione sul progetto  “WeACT³”, alla sua sin. il presidente di Civita, Gianni Letta, alla sua dx il direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Flaminia Gennari Santori

L’intervento di presentazione di Gianni Letta, presidente di Civita

Il presidente di Civita,Gianni Letta, ha sottolineato che la realizzazione di un progetto come il “WeACT³”.  La Tecnologia per Arte, Cultura, Turismo, Territorio”  volto alla migliore tutela e valorizzazione dei  beni culturali, conferma l’importanza della collaborazione tra privato e pubblico perseguita da Civita  sin dalla costituzione per un trentennio.

Ha fatto rilevare che, pur in questa continuità, l’iniziativa si può definire unica perché per la prima volta hanno collaborato a realizzare un progetto comune 10 imprese, le quali,  sulla base delle loro  competenze specialistiche hanno messo a disposizione soluzioni tecnologiche altamente innovative per un intervento di interesse pubblico, com’è  quello riguardante le Gallerie Nazionali d’Arte Antica con le loro collezioni  che custodiscono “capolavori assoluti”  e sono “culla di quella cultura europea sei-settecentesca di cui i Barberini e i Corsini e gli omonimi palazzi furono protagonisti”.  Il gruppo di imprese – con il coordinamento di Civita,  cui le imprese sono associate – ha operato dando risposte tecnologicamente avanzate alle  esigenze prospettate dalla direzione delle Gallerie  che ha le competenze per individuare ed evidenziare i problemi e valutare le soluzioni proposte.  

Una “slide” di presentazione dell’intervento del gruppo “DAB” nel progetto  “WeACT³”

“La strada da seguire è, dunque, quella dell’integrazione, sempre più stretta, fra competenze e tecnologie a vantaggio di un’effettiva fruizione dei nostri meravigliosi luoghi di cultura, sempre più accoglienti verso il pubblico e la comunità, oltre che della loro valorizzazione, primo strumento, ricordiamolo, verso un’opportuna e più ampia conoscenza”, sono le parole di Gianni Letta.  Il progetto “WeACT³”, promosso da Civita per le Gallerie Nazionali di Arte Antica, può essere ritenuto dunque un progetto pilota per un’applicazione al sistema museale italiano in modo da portarlo all’avanguardia come merita per la ricchezza inestimabile del suo patrimonio artistico,

“É questa la direzione a cui, nel prossimo futuro, devono volgere lo sguardo i nostri musei per rimanere al passo con i tempi e divenire luoghi sempre più partecipati dal pubblico”.  La collaborazione tra pubblico e privato potrà svolgersi “senza timori o reticenze; la chiave è riuscire a trovare la formula corretta nel pieno rispetto dei ruoli, come avvenuto nel caso del progetto “WeACT³”. E’ stata un’esperienza preziosa, che ha dato avvio a un modello di gestione replicabile su altri siti culturali italiani. “Ci crediamo con fermezza – ha concluso Gianni Letta – perché è in gioco la crescita non solo civile ma anche economica di un Paese, il nostro, che può vantare capolavori artistici di assoluto prestigio a livello internazionale. Senza conservatorismi o posizioni difensive, e con il coraggio di guardare alla Cultura come un pilastro del futuro”. 

Le conclusioni del Ministro dei beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli

Al termine delle presentazioni dei risultati ottenuti da ciascuna delle 10 imprese impegnate nel progetto “WeACT³”, ilministro del Beni e delle Attività Culturali Alberto Bonisoli ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra vari soggetti che lavorano insieme per lo stesso obiettivo, pur nella diversità delle loro finalità. E ha aggiunto che “si possono avere ricadute inaspettate al di là delle previsioni iniziali. Nel “WeACT³” c’è stato il coinvolgimento del personale con l’effetto  di una rigenerazione perché così possono mettere del proprio e dare il massimo”.    

Una “slide” di presentazione dell’intervento del “Consorzio Glossa” nel progetto “WeACT³”

E’ importante applicare soluzioni tecnologiche avanzate a un mondo, come quello dei musei, orientato alla conservazione; e ha ricordato che il suo Ministero sta lavorando in questo senso a un sistema per la sicurezza esterna che si avvalga dei satelliti, come il “WeACT³” opera per la  sicurezza interna, inoltre c’è notevole impegno nella digitalizzazione. Un aspetto fondamentale riguarda la capacità di “dare al visitatore gli strumenti per conoscere e capire l’opera, contestualizzarla anche rispetto alla vita degli autori con  un adeguato accesso alle  informazioni”.

Quindi nel progetto “WeACT³” convergono due fattori fondamentali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale: “Da un lato la collaborazione pubblico-privato, dall’altro le nuove tecnologie”. Il Ministro lo ha definito “un modello virtuoso che accoglie le sfide di un mondo in continua evoluzione, puntando a una maggiore efficienza ed efficacia nella gestione delle risorse e, al contempo, a un nuovo modo di pensare la funzione museale, come un sistema integrato di servizi, ad alto grado di innovazione”. Per i principali musei, come per le città d’arte, si pone anche il problema dell'”eccesso di domanda”  soprattutto in periodi particolari, per cui va disciplinato il flusso di visitatori con gli strumenti disponibili di monitoraggio e regolazione. 

Un momento della presentazione dell’intervento di “Avvenia-Ericsson” nel progetto “WeACT³”

Ha insistito, poi, sul “valore della creatività per trovare soluzioni anche facili che rispondano a precisi obiettivi”. E ha sostenuto l’importanza di “utilizzare la creatività dei giovani, perché possono pensare a soluzioni a cui non si è abituati, ma spesso non lo si fa”. Infine è tornato sulla collaborazione tra pubblico e privato nella quale il privato porta “la maggiore velocità rispetto al pubblico, la propensione al rischio e la flessibilità che il pubblico non ha”. Quindi la collaborazione va perseguita, “basta trovare le forme più opportune, c’è molto spazio  di miglioramento e ammodernamento con le nuove tecnologie”. Siamo dinanzi a un vero e proprio balzo in avanti in campo tecnologico ed “abbiamo le competenze al nostro interno, dobbiamo utilizzarle come si è fatto con il progetto “WeACT³”.

Finalità e contenuto di “WeACT³” secondo Flaminia Gennari Santori, direttore delle Gallerie

Flaminia Gennari Santori, direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, ha detto che “il progetto ci ha entusiasmato sin dall’inizio e ha coinvolto i nostri curatori”, e il rapporto con le imprese impegnate nella realizzazione “si è sviluppato nel corso di un processo di ridefinizione del museo e dei suoi ruoli”.  E’ stato costituito “uno staff  rafforzato dall’innesto di personalità prima assenti o insufficienti” aperte all’innovazione e alla collaborazione di imprese private; e a questo riguardo “di importanza strategica è stato il ruolo di Civita che ha coordinato e facilitato le relazioni tra tutti i soggetti coinvolti e le risorse del museo”. Ha fatto poi due precisazioni non scontate.  

La prima non è scontata perché potrebbe sorprendere che strumenti tecnologicamente così avanzati e innovativi vengano applicati nelle Gallerie d’Arte Antica piuttosto che nelle sedi espositive dell’arte contemporanea, apparentemente meglio predisposte:  “Sono  fermamente convinta che i musei, e in particolare quelli di arte antica situati in edifici storici  di particolare interesse, siano un laboratorio straordinario e imprescindibile  per testare le tecnologie in contesti integrati e complessi”; ebbene, i Palazzi Barberini e Corsini hanno questi requisiti al massimo livello nel valore storico e artistico. Lo stato degli edifici e dei suoi impianti va tenuto sotto controllo per la sicurezza, anche riguardo al controllo del flusso del pubblico. E le condizioni climatiche vanno monitorate costantemente in particolare per il risparmio energetico, le Gallerie Nazionali hanno partecipato con un proprio progetto al bando della Regione Lazio sull’innovazione tecnologica.   

Una “slide” di presentazione dell’intervento di “Mastercard” nel progetto “WeACT³”

Una seconda precisazione riguarda l’adozione di strumenti avanzati per le particolari esigenze del mondo museale: “Le piattaforme per l’interpretazione delle opere, la sperimentazione per una fruizione multimediale delle collezioni e degli spazi, i servizi al visitatore, e il monitoraggio delle strutture e delle opere, sono campi in cui la ricerca digitale e quella museologica si incontrano, e si arricchiscono vicendevolmente. Il museo reale e quello digitale e tutti i prodotti elaborati in questa occasione lo confermano”.  In pratica, mediante le piattaforme digitali – che in Italia sono ancora rare mentre all’estero sempre più diffuse –  vengono centralizzate le informazioni in modo da poterle integrare con i sistemi di fruizione e aggiornate automaticamente per rendere sempre più accessibile al pubblico il patrimonio artistico fornendogli informazioni adeguate nel modo più semplice per una visita personalizzata.      

I risultati ottenuti nei 10 interventi del “WeACT³”  

I risultati  ottenuti sono stati illustrati dai responsabili delle 12 imprese impegnate nel progetto, con  interventi nei quali hanno utilizzato “slides”per sintetizzare tre elementi fondamentali: “Why”, cioè l’obiettivo perseguito,  “What”,  l’intervento da attuare, “How”, il modo come si realizza.  Non possiamo seguire questa articolazione esplicativa ma dobbiamo limitarci a una panoramica del 10 interventi realizzati per dare una idea di come sono stati affrontati e risolti i relativi problemi, con riferimento alle sedi delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Palazzo Barberini e Palazzo Corsini. .

Un primo risultato riguarda l’“Energy management” e fa capo alle imprese Avvenia ed Ericsson che hanno perseguito l’obiettivo di “individuare i margini di miglioramento ed efficientamento  degli edifici e degli impianti delle due sedi del museo”, in modo da qualificare il servizio che viene offerto ai visitatori. L’intervento consiste nell’installazione di un sistema IoT di monitoraggio e diagnostica non invasivo ad un livello tecnologico molto elevato  per raccogliere i dati e poterli elaborare con un apposito modello di calcolo per definire le azioni di miglioramento energetico. Oltre al risparmio energetico, quindi economico, garantisce maggiore sicurezza delle opere esposte.

Alla sicurezza è dedicata la piattaforma software “Security&Safety” a cura del gruppo DAB S.p.A., che gestisce i sistemi di  sicurezza centralizzati per i due palazzi  presso la sala regia di Palazzo Barberini con un monitoraggio costante. Ma, come l'”energy management” ha come risultato secondario la maggiore sicurezza, così “Security& Safety ha come risultato anche la gestione in una sola piattaforma software dei segnali di allarme emessi dai sensori di microclima, cioè temperatura, umidità e luminosità, che riguardano non solo la sicurezza ma anche l’assetto energetico complessivo. Naturalmente, il tutto è coordinato in modo appropriato. 

La “slide” iniziale della presentazione dell’intervento di “Vodafone” e  “Wind-Tre” nel progetto “WeACT³”

Dalla tutela dei due siti museali alla organizzazione  dei contenuti con il “Sistema di gestione delle Collezioni” del Consorzio Glossa, definito rivoluzionario perché raccoglie in un’unica piattaforma integrata “on line”, quindi accessibile via Web,  i principali elementi informativi, dalle immagini al catalogo agli inventari, in modo da fornire una base conoscitiva dell’intero patrimonio museale alle funzioni interessate alla classificazione e movimentazione, restauro e allestimento, documentazione e comunicazione. Le digitalizzazioni preesistenti sono state inserite nel sistema integrato che già conta 2.400 voci di inventario, 12.000 immagini digitali, le planimetrie e gli allestimenti. 

Si passa dall’organizzazione interna alla fruizione dei visitatori con la “Guida digitale della Galleria Corsini”,  sempre a cura del Consorzio Glossa il quale ha “rivoluzionato” il sistema attuale  mediante un “tablet”  – che abbiamo provato personalmente – fornito ai visitatori perché possano orientarsi tra le sale e ricevere  le informazioni – in italiano, inglese e francese – per la migliore conoscenza delle opere e  degli autori, particolarmente utile per opere poste in alto nelle quadrerie. Le informazioni sono estratte automaticamente dal “Sistema di gestione delle Collezioni” sopra descritto, quindi sempre aggiornate nelle collocazioni espositive e negli allestimenti speciali.   

Un momento della presentazione dell’intervento di “Enea” nel progetto  “WeACT³”

Dalla Galleria Corsini con le sue quadrerie a Palazzo Barberini con la “Digitalizzazione della Volta” a cura di Enea. Lo spettacolare affresco di Pietro da Cortona, “Il trionfo della Divina Provvidenza”,  è stato scansionato (con lo scanner Red Green Blue – Imaging Topological Radar) mediante l’utilizzo combinato di 3 fasci per ottenere un modello in 3D colorato ad alta densità di punti, e questo è stato fatto senza inibire l’accesso ai visitatori e senza impalcature. In tal modo si potrà provvedere al monitoraggio della volta per evidenziare lesioni e danni all’affresco e definire eventuali restauri. Possono essere apprezzati dettagli non visibili ad occhio nudo. 

L’Enea ha realizzato anche il sistema chiamato “Ricostruzioni 2D&3D” perché  con la tecnica fotogrammetrica trasforma le immagini digitali 2D in un modello 3D, visibile con gli appositi occhiali che fanno percepire le tre dimensioni. Il sistema è stato applicato a due opere del Palazzo Corsini: la scultura romana del I sec. a. C, “Trono Corsini”, e il busto in terracotta, di cui è autore Gian Lorenzo Bernini, “Ritratto di Alessandro VII Chigi”.  Abbiamo constatato di persona che le opere vengono esplorate in ogni dettaglio, ruotano su se stesse e rivelano particolari inaccessibili nella visione normale. Così può venire monitorata costantemente anche la loro conservazione.  

Ora diamo conto degli interventi meno eclatanti ma molto utili per la gestione amministrativa. Mastercard  ha predisposto uno strumento per “Pagamenti digitali” rapidi e semplici che allarga l’area dei pagamenti digitali e aggiunge le prenotazioni “contactless” . Inoltre ha inserito le Gallerie Nazionali nel sistema di promozione mediante la piattaforma internazionale “PricelessCities”, sistema operante in 40 città del mondo di cui Mastercard  dispone per eventi ed esperienze esclusive non solo culturali, ma anche enogastronomiche, di shopping ed altro,  riservate ai titolari delle sue carte di credito,  che possono  visitarle “priceless”: nel sistema ci sono Roma, Milano e la Sicilia.    

Una “slide” di presentazione degli obiettivi dell’intervento di “DM Cultura-Oracle” nel progetto”WeACT³”

Una significativa collaborazione  tra Vodafone e Wind -Tre  ha portato al “Mobile ticketing”, con il quale si potrà acquistare il biglietto  direttamente mediante lo “smartphone” utilizzando il credito telefonico. In pratica, si potrà aprire il portale a ciò dedicato ed entrare nell’area riservata alle Gallerie Nazionali Barberini e Corsini, selezionare la data della visita, il numero e il tipo di biglietti, poi confermare l’acquisto inviando un SMS al numero telefonico indicato, dal quale verrà trasmesso un SMS all’acquirente con il PIN  da mostrare alla Cassa per entrare nel museo. Ovviamente l’importo del biglietto viene scalato dal credito telefonico o addebitato in fattura.

Con il  “Digital Marketing”  un’altra collaborazione tra DM Cultura e Oracle ha portato a generare un sistema innovativo di comunicazione con il mercato in modo personalizzato, tempestivo e rilevante, che sono i requisiti per la sua efficacia.  Attraverso la piattaforma “Cloud”, dove sono raccolte tutte le informazioni utili ad incrementare l’afflusso di visitatori, vengono creati messaggi personalizzati con  l'”orchestrazione della comunicazione”,  passando cioè dalla comunicazione unidirezionale alla comunicazione relazionale. Si possono poi monitorare e correggere i messaggi. 

Le ultime realizzazioni riguardano la “Comunicazione e Promozione”. Civita, oltre al coordinamento organizzativo del progetto “WeACT”  è impegnata a realizzare una serie di “Eventi promozionali”, incontri e iniziative culturali per accrescere la conoscenza delle due sedi delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica. Con Ericson ha organizzato la “Maratona digitale” , un “hackathon” per stimolare la creatività delle “start up” ,  idee e prototipi  di servizi e prodotti per un museo del futuro, è stato premiato il team vincitore con  3.000 euro in palio da Civita.  Logotel ha realizzato un sito web, un video e un kit di comunicazione sull’intero progetto  “WeACT³”.   

Al termine di questa rapida rassegna possiamo dire che è stata affrontata  un’ampia gamma di problematiche  che riguardano i musei interessati – Palazzo Barberini e Palazzo Corsini – ma, con modalità ovviamente diverse, possono venire estese al sistema museale nazionale. Dovrebbe interessare direttamente il Direttore generale dei Musei del MiBAC, che di recente alla sede di Civita ha esposto il nuovo programma di interventi per porre strutture e organizzazione al passo dei tempi.  

Una “slide” di presentazione delle azioni dell’intervento di “DM Cultura-Oracle” nel progetto “WeACT³” 

Per tutti i problemi affrontati sono state trovate soluzioni  tecnologicamente avanzate,  tradotte in sistemi e dispositivi  altamente innovativi. Si è passati dal miglioramento della sicurezza e dell’efficienza energetica dei siti all’organizzazione e gestione delle collezioni, con la guida digitale per la migliore fruibilità da parte dei visitatori; poi a specifici interventi volti al monitoraggio di opere particolarmente significative,  per la  tutela e l’eventuale restauro e per la conoscenza nei dettagli da parte dei visitatori; fino ai pagamenti digitali  veloci e semplici su carte di credito e su “smartphone”, e a sistemi promozionali basati sulla personalizzazione delle comunicazioni e su eventi appositi con uno sguardo al futuro per apposite iniziative e sistemi promozionali. 

Le imprese impegnate nel “WeACT³”, eccellenze e partnership

E’ d’obbligo a questo punto una rapida rassegna delle imprese impegnate nel progetto integrato promosso e coordinato da Civita che ha mobilitato,  tra le 160 associate, le 12 che si sono dichiarate in grado di fornire i servizi museali richiesti ad un elevato livello di specializzazione e nel contempo disponibili ad operare in stretto coordinamento con altre imprese.  In tal modo la trentennale propensione di Civita a promuovere la collaborazione tra pubblico e privato si è arricchita di un ulteriore elemento di notevole valore: l’intervento progettuale integrato di una serie di imprese private in stretta intesa tre loro, fino alla “partnership”, e nel costante dialogo con il destinatario che ha apportato la propria competenza in un settore particolare come quello museale dove sono presenti esigenze e problemi eterogenei da affrontare e risolvere nel superiore interesse pubblico.  

Una “slide” con le possibilità offerte al visitatore dai nuovi servizi di assistenza del progetto “WeACT³” 

Troviamo dei campioni assoluti  come Avvenia, società del gruppo Terna nata nel 2001, componente della Federazione Italiana per l’uso razionale dell’Energia, divenuta leader mondiale nell’efficienza energetica con un elevato numero di progetti di efficientamento in Italia, mediante  Energy Performance Contracts, anche in collaborazione con altre imprese. Ha fornito i sensori per il monitoraggio continuo della situazione ambientale ed energetica.   

Ha operato in partnership con Ericsson, la società svedese leader mondiale nelle tecnologie e nei servizi per la comunicazione, presente in 180 paesi, il 40% del traffico mobile mondiale passa attraverso le sue reti, nel 2017 ha investito in R&S il 19% del fatturato, possiede 45.000 brevetti di telecomunicazioni, i Italia è presente da un secolo, oggi con 3.000  professionisti. Ha fornito la piattaforma IoT Accelerator per gli interventi sulla  base delle informazioni dei sensori di Avvenia.

Avvenia  ha un dialogo costante con l’Enea, l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, partner del Centro di eccellenza DCT Lazio, che si è segnalata nel trasferire le tecnologie elaborate per campi diversi, al settore dei beni culturali:  in particolare nella progettazione ed esecuzione dei restauri, nel monitoraggio dello stato di conservazione e  nella protezione e fruizione anche in situazioni molto difficili. Nel progetto “WeACT³” la visualizzazione e il  monitoraggio in 3D.   

Un momento della presentazione dell’intervento di “Logotel” nel progetto “WeACT³”  

Livello di eccellenza anche per Oracle,  in Italia da 25 anni con 1.100 dipendenti e 700 Business partner, specializzato nelle metodologie di comunicazione. Le sue applicazioni, definite “Software as a Service”, comprendono processi di “Enterprise Resource Planning” e “Human Capital Management”, “Customer Relatiionship Management” e “Platform – Infrastructure as a Service”. Al “WeACT³” ha portato  la piattaforma per una comunicazione personalizzata  e monitorata

“Mastercard” e “Vodafone” con “Wind-Tre”, partecipanti  al “WeACT³” con innovazioni nei pagamenti, “contactless” e tramite “smartphone”  oltre che con offerte promozionali dedicate, sono ben note, basta ricordare alcune peculiarità.  Mastercard  è il network globale dei pagamenti presente in 210 paesi e partner di 22.000 istituzioni finanziarie,  leader tecnologico mondiale nella  connessione dei consumatori con i diversi mercati e sponsor di importanti manifestazioni sportive. Vodafone è un leader mondiale nelle telecomunicazioni, presente in 90 paesi tra rete mobile, fissa  e partnership.  con oltre 500 milioni di clienti nel mobile e 20 nella rete fissa, in Italia ha 7.000 dipendenti di cui 2.500 per l’assistenza ai clienti. Wind-Tre ha un’importante presenza in Italia soprattutto nella telefonia mobile, con la fusione di “Wind” e “H3G”  che dal settembre 2018 hanno come azionista unico CK Hutchinson; con la “Open Fibre” ha un accordo  per realizzare in Italia la banda ultra larga, con reti di fibra di nuova generazione, ha operato in partnership con Vodaphone.

Dai campioni mondiali a quelli italiani in nicchie specialistiche del mondo culturale. Il gruppo DAB, nato 45 anni  fa, è definito “il primo Polo Tecnologico Sicurezza” , centro di eccellenza per il controllo tecnologico della sicurezza  dei beni, delle persone e del territorio; agisce su tutto il fronte, dalla ricerca e sviluppo all’analisi e progettazione, fino alla realizzazione di sistemi complessi di sicurezza e il relativo tele monitoraggio, vigilanza e formazione. Al “WeACT³” ha portato in concreto la piattaforma software di monitoraggio per la tutela delle opere e dei visitatori. 

I tre componenti il “team” vincitore del concorso con il premio di Civita 

A sua volta il Consorzio Glossa, impegnato nella ricerca orientata all’applicazione delle tecnologie informatiche alle scienze umane, si è specializzato in particolare nella catalogazione, conservazione e fruizione dei beni culturali e ambientali, anche nell’ottica della multimedialità ed editoria elettronica con traduzione assistita dal computer, e questo nell’interazione con Istituzioni universitarie, Enti di Ricerca e Organismi nazionali ed esteri. Di qui la sua partecipazione al progetto “WeACT³” con il Sistema integrato di gestione collezioni e il “Tablet per i visitatori.

Mentre il DM Cultura, sorto  30 anni fa per il settore delle Biblioteche, ha esteso l’attività agli Archivi storici, ai Musei e ai luoghi della cultura, con 5.500 enti pubblici e privati suoi clienti.  Fornisce consulenza strategica e piattaforme tecnologiche, strategia digitale e servizi web e mobile anche per la sicurezza. Specializzata nei modelli di fruizione e valorizzazione interattivi ed immersivi dei luoghi di cultura, in particolare i musei, con l’impiego di tecnologie digitali innovative, è intervenuta nel “WeACT³” per la comunicazione volta alla crescita dei visitatori.

Le imprese citate hanno concorso alla realizzazione del “WeACT³” in modo integrato, non solo mediante il coordinamento dei loro interventi curato da Civita, ma con partnership  come quelle tra Avvenia ed Ericsson, DM Cultura e Oracle, in cui hanno collaborato strettamente leader mondiali e aziende nazionali, e tra Vodafone e Wind-Tre in cui addirittura  hanno lavorato insieme gruppi in diretta  concorrenza nel mercato telefonico italiano in cui la competizione è particolarmente aspra. 

L’altra premiata da Civita nel concorso citato  

Il “WeACT³” ha quindi una storia meritevole di essere raccontata, unendo eccellenze private che concorrono anche con partnership tra leader mondiali e società italiane minori, e tra gruppi concorrenti, coordinate dall’Associazione di cui fanno parte, su un progetto di interesse pubblico dialogando con le Gallerie Nazionali di Arte Antica per avvalersi delle loro competenze. E anche a questo si è pensato, allo “storytelling” dell’iniziativa il cui coordinamento è stato affidato a Logotel, una “service design company”  operante da 25 anni con sede a Milano, che nel 2017 ha realizzato progetti di trasformazione aziendale con  60 clienti coinvolgendo 5.000 persone in progetti formativi.  Nell’apposito sito  Web e nei video realizzati c’è un racconto univoco e integrato che dà al “WeACT³” un’identità ben precisa facendone uno strumento di comunicazione promozionale.

Tecnologia e innovazione, dunque, al servizio dell’arte e della cultura. In fondo questi mondi così diversi hanno in comune un elemento indispensabile, la creatività; quindi è naturale che si siano incontrati.  Ma in un paese come il nostro,  con i suoi individualismi e i suoi pregiudizi,  le sue barriere e i suoi ostracismi, non era facile che ciò avvenisse in concreto, per di più per un museo di arte antica.  A Civita il merito di esserci riuscita, e lo stesso nome del progetto ne riassume il valore, “noi agiamo”: in quel “noi” c’è la collaborazione, nell'”agiamo” la concretezza e la determinazione.  

Il soffitto della sala “Pietro da Cortona”, il grande affresco “Il trionfo della Provvidenza” 

Info 

La manifestazione si è svolta a Palazzo Barberini in Via Quattro Fontane, Roma, nella sala “Pietro da Cortona”. Cfr. i nostri precedenti articoli in questo sito, su incontri e conferenze organizzati da Civita a sostegno di iniziative culturali: nel 2018 per “La cultura come diritto di cittadinanza”, 10 e 25 ottobre, il “Festival europeo dei Cammini sulle vie Francigene”  9 luglio, la ricerca “L’arte di produrre Arte”  14 e 18 febbraio,  la ricerca sul  “Soft Power” l’11 e 15 febbraio.                   . 

Foto

Le immagini sono state riprese da Romano Maria Levante a Palazzo Barberini nel corso della manifestazione di Civita, che si ringrazia per l’opportunità offerta. In apertura, l’intervento conclusivo del ministro del MiBAC Alberto Bonisoli, alla sua sin. Gianni Letta, presidente di Civita, alla sua dx il direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Flaminia Gennari Santori; segue una serie di immagini della presentazione dei 10 interventi del progetto “WeACT³”,  gruppo DAB e Avvenia-Ericsson, Mastercard e Vodafone-Tre, Enea e DM Cultura-Oracle obiettivi e azioni, fino alla “slide” sui  nuovi servizi ai visitatori; poi due immagini dei premiati da Civita; infine, la volta della sala con l’affresco di Pietro da Cortona “Il Trionfo della Provvidenza” oggetto di un intervento del progetto; in chiusura, la foto di gruppo finale dopo le presentazioni dei risultati, i rappresentanti delle 12 imprese intervenute nel progetto “WeACT³” intorno al ministro del MiBAC Alberto Bonisoli, al presidente di Civita Gianni Letta e al direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Flaminia Gennari Santori.

Al termine degli interventi, i rappresentanti delle 12 imprese  patecipanti al “WeACT³”, con il ministro del MiBAC Alberto  Bonisoli, il presidente di Civita Gianni Letta e il direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Flaminia Gennari Sartori

di Romano Maria Levante

Il 13 dicembre 2018 a Palazzo Barberini,  nella sala Pietro da Cortona, sono stati illustrati i risultati del progetto WeACT³,  la Tecnologia per Arte, Cultura, Turismo, Territorio”, promosso e coordinato da Civita, con il quale 12 imprese specializzate in diversi campi altamente innovativi  hanno elaborato strumenti avanzati per migliorare la tutela, fruizione e valorizzazione dell’inestimabile patrimonio  custodito nei palazzi Barberini e Corsini, ricchi di storia e  memoria,  d’arte e cultura di cui rendere partecipi i visitatori nel modo più efficace  consentito dalla più moderna tecnologia. Sono intervenuti, fornendo sintesi esplicative del loro contributo, i responsabili delle 12 imprese impegnate nel  progetto, dopo l’introduzione di Flaminia Gennari Santori, direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, e la presentazione di Gianni Letta, presidente di Civita. Ha concluso la manifestazione il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli. L’accordo per il progetto di intervento coordinato era stato firmato e illustrato nei suoi contenuti il 31 ottobre 2017 a Palazzo Barberini, dagli stessi partecipanti attuali, il presidente di Civita e i rappresentanti delle 12 imprese, con il direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, alla presenza dell’allora ministro del MiBACT.  Dopo un anno di lavoro sono stati presentati gli strumenti innovativi realizzati a un livello tecnologico particolarmente avanzato, di pronta applicazione.   

Il  ministro del MiBAC Alberto Bonisoli conclude la manifestazione sul progetto  “WeACT³”, alla sua sin. il presidente di Civita, Gianni Letta, alla sua dx il direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Flaminia Gennari Santori

L’intervento di presentazione di Gianni Letta, presidente di Civita

Il presidente di Civita,Gianni Letta, ha sottolineato che la realizzazione di un progetto come il “WeACT³”.  La Tecnologia per Arte, Cultura, Turismo, Territorio”  volto alla migliore tutela e valorizzazione dei  beni culturali, conferma l’importanza della collaborazione tra privato e pubblico perseguita da Civita  sin dalla costituzione per un trentennio.

Ha fatto rilevare che, pur in questa continuità, l’iniziativa si può definire unica perché per la prima volta hanno collaborato a realizzare un progetto comune 10 imprese, le quali,  sulla base delle loro  competenze specialistiche hanno messo a disposizione soluzioni tecnologiche altamente innovative per un intervento di interesse pubblico, com’è  quello riguardante le Gallerie Nazionali d’Arte Antica con le loro collezioni  che custodiscono “capolavori assoluti”  e sono “culla di quella cultura europea sei-settecentesca di cui i Barberini e i Corsini e gli omonimi palazzi furono protagonisti”.  Il gruppo di imprese – con il coordinamento di Civita,  cui le imprese sono associate – ha operato dando risposte tecnologicamente avanzate alle  esigenze prospettate dalla direzione delle Gallerie  che ha le competenze per individuare ed evidenziare i problemi e valutare le soluzioni proposte.  

Una “slide” di presentazione dell’intervento del gruppo “DAB” nel progetto  “WeACT³”

“La strada da seguire è, dunque, quella dell’integrazione, sempre più stretta, fra competenze e tecnologie a vantaggio di un’effettiva fruizione dei nostri meravigliosi luoghi di cultura, sempre più accoglienti verso il pubblico e la comunità, oltre che della loro valorizzazione, primo strumento, ricordiamolo, verso un’opportuna e più ampia conoscenza”, sono le parole di Gianni Letta.  Il progetto “WeACT³”, promosso da Civita per le Gallerie Nazionali di Arte Antica, può essere ritenuto dunque un progetto pilota per un’applicazione al sistema museale italiano in modo da portarlo all’avanguardia come merita per la ricchezza inestimabile del suo patrimonio artistico,

“É questa la direzione a cui, nel prossimo futuro, devono volgere lo sguardo i nostri musei per rimanere al passo con i tempi e divenire luoghi sempre più partecipati dal pubblico”.  La collaborazione tra pubblico e privato potrà svolgersi “senza timori o reticenze; la chiave è riuscire a trovare la formula corretta nel pieno rispetto dei ruoli, come avvenuto nel caso del progetto “WeACT³”. E’ stata un’esperienza preziosa, che ha dato avvio a un modello di gestione replicabile su altri siti culturali italiani. “Ci crediamo con fermezza – ha concluso Gianni Letta – perché è in gioco la crescita non solo civile ma anche economica di un Paese, il nostro, che può vantare capolavori artistici di assoluto prestigio a livello internazionale. Senza conservatorismi o posizioni difensive, e con il coraggio di guardare alla Cultura come un pilastro del futuro”. 

Le conclusioni del Ministro dei beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli

Al termine delle presentazioni dei risultati ottenuti da ciascuna delle 10 imprese impegnate nel progetto “WeACT³”, ilministro del Beni e delle Attività Culturali Alberto Bonisoli ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra vari soggetti che lavorano insieme per lo stesso obiettivo, pur nella diversità delle loro finalità. E ha aggiunto che “si possono avere ricadute inaspettate al di là delle previsioni iniziali. Nel “WeACT³” c’è stato il coinvolgimento del personale con l’effetto  di una rigenerazione perché così possono mettere del proprio e dare il massimo”.    

Una “slide” di presentazione dell’intervento del “Consorzio Glossa” nel progetto “WeACT³”

E’ importante applicare soluzioni tecnologiche avanzate a un mondo, come quello dei musei, orientato alla conservazione; e ha ricordato che il suo Ministero sta lavorando in questo senso a un sistema per la sicurezza esterna che si avvalga dei satelliti, come il “WeACT³” opera per la  sicurezza interna, inoltre c’è notevole impegno nella digitalizzazione. Un aspetto fondamentale riguarda la capacità di “dare al visitatore gli strumenti per conoscere e capire l’opera, contestualizzarla anche rispetto alla vita degli autori con  un adeguato accesso alle  informazioni”.

Quindi nel progetto “WeACT³” convergono due fattori fondamentali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale: “Da un lato la collaborazione pubblico-privato, dall’altro le nuove tecnologie”. Il Ministro lo ha definito “un modello virtuoso che accoglie le sfide di un mondo in continua evoluzione, puntando a una maggiore efficienza ed efficacia nella gestione delle risorse e, al contempo, a un nuovo modo di pensare la funzione museale, come un sistema integrato di servizi, ad alto grado di innovazione”. Per i principali musei, come per le città d’arte, si pone anche il problema dell'”eccesso di domanda”  soprattutto in periodi particolari, per cui va disciplinato il flusso di visitatori con gli strumenti disponibili di monitoraggio e regolazione. 

Un momento della presentazione dell’intervento di “Avvenia-Ericsson” nel progetto “WeACT³”

Ha insistito, poi, sul “valore della creatività per trovare soluzioni anche facili che rispondano a precisi obiettivi”. E ha sostenuto l’importanza di “utilizzare la creatività dei giovani, perché possono pensare a soluzioni a cui non si è abituati, ma spesso non lo si fa”. Infine è tornato sulla collaborazione tra pubblico e privato nella quale il privato porta “la maggiore velocità rispetto al pubblico, la propensione al rischio e la flessibilità che il pubblico non ha”. Quindi la collaborazione va perseguita, “basta trovare le forme più opportune, c’è molto spazio  di miglioramento e ammodernamento con le nuove tecnologie”. Siamo dinanzi a un vero e proprio balzo in avanti in campo tecnologico ed “abbiamo le competenze al nostro interno, dobbiamo utilizzarle come si è fatto con il progetto “WeACT³”.

Finalità e contenuto di “WeACT³” secondo Flaminia Gennari Santori, direttore delle Gallerie

Flaminia Gennari Santori, direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, ha detto che “il progetto ci ha entusiasmato sin dall’inizio e ha coinvolto i nostri curatori”, e il rapporto con le imprese impegnate nella realizzazione “si è sviluppato nel corso di un processo di ridefinizione del museo e dei suoi ruoli”.  E’ stato costituito “uno staff  rafforzato dall’innesto di personalità prima assenti o insufficienti” aperte all’innovazione e alla collaborazione di imprese private; e a questo riguardo “di importanza strategica è stato il ruolo di Civita che ha coordinato e facilitato le relazioni tra tutti i soggetti coinvolti e le risorse del museo”. Ha fatto poi due precisazioni non scontate.  

La prima non è scontata perché potrebbe sorprendere che strumenti tecnologicamente così avanzati e innovativi vengano applicati nelle Gallerie d’Arte Antica piuttosto che nelle sedi espositive dell’arte contemporanea, apparentemente meglio predisposte:  “Sono  fermamente convinta che i musei, e in particolare quelli di arte antica situati in edifici storici  di particolare interesse, siano un laboratorio straordinario e imprescindibile  per testare le tecnologie in contesti integrati e complessi”; ebbene, i Palazzi Barberini e Corsini hanno questi requisiti al massimo livello nel valore storico e artistico. Lo stato degli edifici e dei suoi impianti va tenuto sotto controllo per la sicurezza, anche riguardo al controllo del flusso del pubblico. E le condizioni climatiche vanno monitorate costantemente in particolare per il risparmio energetico, le Gallerie Nazionali hanno partecipato con un proprio progetto al bando della Regione Lazio sull’innovazione tecnologica.   

Una “slide” di presentazione dell’intervento di “Mastercard” nel progetto “WeACT³”

Una seconda precisazione riguarda l’adozione di strumenti avanzati per le particolari esigenze del mondo museale: “Le piattaforme per l’interpretazione delle opere, la sperimentazione per una fruizione multimediale delle collezioni e degli spazi, i servizi al visitatore, e il monitoraggio delle strutture e delle opere, sono campi in cui la ricerca digitale e quella museologica si incontrano, e si arricchiscono vicendevolmente. Il museo reale e quello digitale e tutti i prodotti elaborati in questa occasione lo confermano”.  In pratica, mediante le piattaforme digitali – che in Italia sono ancora rare mentre all’estero sempre più diffuse –  vengono centralizzate le informazioni in modo da poterle integrare con i sistemi di fruizione e aggiornate automaticamente per rendere sempre più accessibile al pubblico il patrimonio artistico fornendogli informazioni adeguate nel modo più semplice per una visita personalizzata.      

I risultati ottenuti nei 10 interventi del “WeACT³”  

I risultati  ottenuti sono stati illustrati dai responsabili delle 12 imprese impegnate nel progetto, con  interventi nei quali hanno utilizzato “slides”per sintetizzare tre elementi fondamentali: “Why”, cioè l’obiettivo perseguito,  “What”,  l’intervento da attuare, “How”, il modo come si realizza.  Non possiamo seguire questa articolazione esplicativa ma dobbiamo limitarci a una panoramica del 10 interventi realizzati per dare una idea di come sono stati affrontati e risolti i relativi problemi, con riferimento alle sedi delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Palazzo Barberini e Palazzo Corsini. .

Un primo risultato riguarda l’“Energy management” e fa capo alle imprese Avvenia ed Ericsson che hanno perseguito l’obiettivo di “individuare i margini di miglioramento ed efficientamento  degli edifici e degli impianti delle due sedi del museo”, in modo da qualificare il servizio che viene offerto ai visitatori. L’intervento consiste nell’installazione di un sistema IoT di monitoraggio e diagnostica non invasivo ad un livello tecnologico molto elevato  per raccogliere i dati e poterli elaborare con un apposito modello di calcolo per definire le azioni di miglioramento energetico. Oltre al risparmio energetico, quindi economico, garantisce maggiore sicurezza delle opere esposte.

Alla sicurezza è dedicata la piattaforma software “Security&Safety” a cura del gruppo DAB S.p.A., che gestisce i sistemi di  sicurezza centralizzati per i due palazzi  presso la sala regia di Palazzo Barberini con un monitoraggio costante. Ma, come l'”energy management” ha come risultato secondario la maggiore sicurezza, così “Security& Safety ha come risultato anche la gestione in una sola piattaforma software dei segnali di allarme emessi dai sensori di microclima, cioè temperatura, umidità e luminosità, che riguardano non solo la sicurezza ma anche l’assetto energetico complessivo. Naturalmente, il tutto è coordinato in modo appropriato. 

La “slide” iniziale della presentazione dell’intervento di “Vodafone” e  “Wind-Tre” nel progetto “WeACT³”

Dalla tutela dei due siti museali alla organizzazione  dei contenuti con il “Sistema di gestione delle Collezioni” del Consorzio Glossa, definito rivoluzionario perché raccoglie in un’unica piattaforma integrata “on line”, quindi accessibile via Web,  i principali elementi informativi, dalle immagini al catalogo agli inventari, in modo da fornire una base conoscitiva dell’intero patrimonio museale alle funzioni interessate alla classificazione e movimentazione, restauro e allestimento, documentazione e comunicazione. Le digitalizzazioni preesistenti sono state inserite nel sistema integrato che già conta 2.400 voci di inventario, 12.000 immagini digitali, le planimetrie e gli allestimenti. 

Si passa dall’organizzazione interna alla fruizione dei visitatori con la “Guida digitale della Galleria Corsini”,  sempre a cura del Consorzio Glossa il quale ha “rivoluzionato” il sistema attuale  mediante un “tablet”  – che abbiamo provato personalmente – fornito ai visitatori perché possano orientarsi tra le sale e ricevere  le informazioni – in italiano, inglese e francese – per la migliore conoscenza delle opere e  degli autori, particolarmente utile per opere poste in alto nelle quadrerie. Le informazioni sono estratte automaticamente dal “Sistema di gestione delle Collezioni” sopra descritto, quindi sempre aggiornate nelle collocazioni espositive e negli allestimenti speciali.   

Un momento della presentazione dell’intervento di “Enea” nel progetto  “WeACT³”

Dalla Galleria Corsini con le sue quadrerie a Palazzo Barberini con la “Digitalizzazione della Volta” a cura di Enea. Lo spettacolare affresco di Pietro da Cortona, “Il trionfo della Divina Provvidenza”,  è stato scansionato (con lo scanner Red Green Blue – Imaging Topological Radar) mediante l’utilizzo combinato di 3 fasci per ottenere un modello in 3D colorato ad alta densità di punti, e questo è stato fatto senza inibire l’accesso ai visitatori e senza impalcature. In tal modo si potrà provvedere al monitoraggio della volta per evidenziare lesioni e danni all’affresco e definire eventuali restauri. Possono essere apprezzati dettagli non visibili ad occhio nudo. 

L’Enea ha realizzato anche il sistema chiamato “Ricostruzioni 2D&3D” perché  con la tecnica fotogrammetrica trasforma le immagini digitali 2D in un modello 3D, visibile con gli appositi occhiali che fanno percepire le tre dimensioni. Il sistema è stato applicato a due opere del Palazzo Corsini: la scultura romana del I sec. a. C, “Trono Corsini”, e il busto in terracotta, di cui è autore Gian Lorenzo Bernini, “Ritratto di Alessandro VII Chigi”.  Abbiamo constatato di persona che le opere vengono esplorate in ogni dettaglio, ruotano su se stesse e rivelano particolari inaccessibili nella visione normale. Così può venire monitorata costantemente anche la loro conservazione.  

Ora diamo conto degli interventi meno eclatanti ma molto utili per la gestione amministrativa. Mastercard  ha predisposto uno strumento per “Pagamenti digitali” rapidi e semplici che allarga l’area dei pagamenti digitali e aggiunge le prenotazioni “contactless” . Inoltre ha inserito le Gallerie Nazionali nel sistema di promozione mediante la piattaforma internazionale “PricelessCities”, sistema operante in 40 città del mondo di cui Mastercard  dispone per eventi ed esperienze esclusive non solo culturali, ma anche enogastronomiche, di shopping ed altro,  riservate ai titolari delle sue carte di credito,  che possono  visitarle “priceless”: nel sistema ci sono Roma, Milano e la Sicilia.    

Una “slide” di presentazione degli obiettivi dell’intervento di “DM Cultura-Oracle” nel progetto”WeACT³”

Una significativa collaborazione  tra Vodafone e Wind -Tre  ha portato al “Mobile ticketing”, con il quale si potrà acquistare il biglietto  direttamente mediante lo “smartphone” utilizzando il credito telefonico. In pratica, si potrà aprire il portale a ciò dedicato ed entrare nell’area riservata alle Gallerie Nazionali Barberini e Corsini, selezionare la data della visita, il numero e il tipo di biglietti, poi confermare l’acquisto inviando un SMS al numero telefonico indicato, dal quale verrà trasmesso un SMS all’acquirente con il PIN  da mostrare alla Cassa per entrare nel museo. Ovviamente l’importo del biglietto viene scalato dal credito telefonico o addebitato in fattura.

Con il  “Digital Marketing”  un’altra collaborazione tra DM Cultura e Oracle ha portato a generare un sistema innovativo di comunicazione con il mercato in modo personalizzato, tempestivo e rilevante, che sono i requisiti per la sua efficacia.  Attraverso la piattaforma “Cloud”, dove sono raccolte tutte le informazioni utili ad incrementare l’afflusso di visitatori, vengono creati messaggi personalizzati con  l'”orchestrazione della comunicazione”,  passando cioè dalla comunicazione unidirezionale alla comunicazione relazionale. Si possono poi monitorare e correggere i messaggi. 

Le ultime realizzazioni riguardano la “Comunicazione e Promozione”. Civita, oltre al coordinamento organizzativo del progetto “WeACT”  è impegnata a realizzare una serie di “Eventi promozionali”, incontri e iniziative culturali per accrescere la conoscenza delle due sedi delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica. Con Ericson ha organizzato la “Maratona digitale” , un “hackathon” per stimolare la creatività delle “start up” ,  idee e prototipi  di servizi e prodotti per un museo del futuro, è stato premiato il team vincitore con  3.000 euro in palio da Civita.  Logotel ha realizzato un sito web, un video e un kit di comunicazione sull’intero progetto  “WeACT³”.   

Al termine di questa rapida rassegna possiamo dire che è stata affrontata  un’ampia gamma di problematiche  che riguardano i musei interessati – Palazzo Barberini e Palazzo Corsini – ma, con modalità ovviamente diverse, possono venire estese al sistema museale nazionale. Dovrebbe interessare direttamente il Direttore generale dei Musei del MiBAC, che di recente alla sede di Civita ha esposto il nuovo programma di interventi per porre strutture e organizzazione al passo dei tempi.  

Una “slide” di presentazione delle azioni dell’intervento di “DM Cultura-Oracle” nel progetto “WeACT³” 

Per tutti i problemi affrontati sono state trovate soluzioni  tecnologicamente avanzate,  tradotte in sistemi e dispositivi  altamente innovativi. Si è passati dal miglioramento della sicurezza e dell’efficienza energetica dei siti all’organizzazione e gestione delle collezioni, con la guida digitale per la migliore fruibilità da parte dei visitatori; poi a specifici interventi volti al monitoraggio di opere particolarmente significative,  per la  tutela e l’eventuale restauro e per la conoscenza nei dettagli da parte dei visitatori; fino ai pagamenti digitali  veloci e semplici su carte di credito e su “smartphone”, e a sistemi promozionali basati sulla personalizzazione delle comunicazioni e su eventi appositi con uno sguardo al futuro per apposite iniziative e sistemi promozionali. 

Le imprese impegnate nel “WeACT³”, eccellenze e partnership

E’ d’obbligo a questo punto una rapida rassegna delle imprese impegnate nel progetto integrato promosso e coordinato da Civita che ha mobilitato,  tra le 160 associate, le 12 che si sono dichiarate in grado di fornire i servizi museali richiesti ad un elevato livello di specializzazione e nel contempo disponibili ad operare in stretto coordinamento con altre imprese.  In tal modo la trentennale propensione di Civita a promuovere la collaborazione tra pubblico e privato si è arricchita di un ulteriore elemento di notevole valore: l’intervento progettuale integrato di una serie di imprese private in stretta intesa tre loro, fino alla “partnership”, e nel costante dialogo con il destinatario che ha apportato la propria competenza in un settore particolare come quello museale dove sono presenti esigenze e problemi eterogenei da affrontare e risolvere nel superiore interesse pubblico.  

Una “slide” con le possibilità offerte al visitatore dai nuovi servizi di assistenza del progetto “WeACT³” 

Troviamo dei campioni assoluti  come Avvenia, società del gruppo Terna nata nel 2001, componente della Federazione Italiana per l’uso razionale dell’Energia, divenuta leader mondiale nell’efficienza energetica con un elevato numero di progetti di efficientamento in Italia, mediante  Energy Performance Contracts, anche in collaborazione con altre imprese. Ha fornito i sensori per il monitoraggio continuo della situazione ambientale ed energetica.   

Ha operato in partnership con Ericsson, la società svedese leader mondiale nelle tecnologie e nei servizi per la comunicazione, presente in 180 paesi, il 40% del traffico mobile mondiale passa attraverso le sue reti, nel 2017 ha investito in R&S il 19% del fatturato, possiede 45.000 brevetti di telecomunicazioni, i Italia è presente da un secolo, oggi con 3.000  professionisti. Ha fornito la piattaforma IoT Accelerator per gli interventi sulla  base delle informazioni dei sensori di Avvenia.

Avvenia  ha un dialogo costante con l’Enea, l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, partner del Centro di eccellenza DCT Lazio, che si è segnalata nel trasferire le tecnologie elaborate per campi diversi, al settore dei beni culturali:  in particolare nella progettazione ed esecuzione dei restauri, nel monitoraggio dello stato di conservazione e  nella protezione e fruizione anche in situazioni molto difficili. Nel progetto “WeACT³” la visualizzazione e il  monitoraggio in 3D.   

Un momento della presentazione dell’intervento di “Logotel” nel progetto “WeACT³”  

Livello di eccellenza anche per Oracle,  in Italia da 25 anni con 1.100 dipendenti e 700 Business partner, specializzato nelle metodologie di comunicazione. Le sue applicazioni, definite “Software as a Service”, comprendono processi di “Enterprise Resource Planning” e “Human Capital Management”, “Customer Relatiionship Management” e “Platform – Infrastructure as a Service”. Al “WeACT³” ha portato  la piattaforma per una comunicazione personalizzata  e monitorata

“Mastercard” e “Vodafone” con “Wind-Tre”, partecipanti  al “WeACT³” con innovazioni nei pagamenti, “contactless” e tramite “smartphone”  oltre che con offerte promozionali dedicate, sono ben note, basta ricordare alcune peculiarità.  Mastercard  è il network globale dei pagamenti presente in 210 paesi e partner di 22.000 istituzioni finanziarie,  leader tecnologico mondiale nella  connessione dei consumatori con i diversi mercati e sponsor di importanti manifestazioni sportive. Vodafone è un leader mondiale nelle telecomunicazioni, presente in 90 paesi tra rete mobile, fissa  e partnership.  con oltre 500 milioni di clienti nel mobile e 20 nella rete fissa, in Italia ha 7.000 dipendenti di cui 2.500 per l’assistenza ai clienti. Wind-Tre ha un’importante presenza in Italia soprattutto nella telefonia mobile, con la fusione di “Wind” e “H3G”  che dal settembre 2018 hanno come azionista unico CK Hutchinson; con la “Open Fibre” ha un accordo  per realizzare in Italia la banda ultra larga, con reti di fibra di nuova generazione, ha operato in partnership con Vodaphone.

Dai campioni mondiali a quelli italiani in nicchie specialistiche del mondo culturale. Il gruppo DAB, nato 45 anni  fa, è definito “il primo Polo Tecnologico Sicurezza” , centro di eccellenza per il controllo tecnologico della sicurezza  dei beni, delle persone e del territorio; agisce su tutto il fronte, dalla ricerca e sviluppo all’analisi e progettazione, fino alla realizzazione di sistemi complessi di sicurezza e il relativo tele monitoraggio, vigilanza e formazione. Al “WeACT³” ha portato in concreto la piattaforma software di monitoraggio per la tutela delle opere e dei visitatori. 

I tre componenti il “team” vincitore del concorso con il premio di Civita 

A sua volta il Consorzio Glossa, impegnato nella ricerca orientata all’applicazione delle tecnologie informatiche alle scienze umane, si è specializzato in particolare nella catalogazione, conservazione e fruizione dei beni culturali e ambientali, anche nell’ottica della multimedialità ed editoria elettronica con traduzione assistita dal computer, e questo nell’interazione con Istituzioni universitarie, Enti di Ricerca e Organismi nazionali ed esteri. Di qui la sua partecipazione al progetto “WeACT³” con il Sistema integrato di gestione collezioni e il “Tablet per i visitatori.

Mentre il DM Cultura, sorto  30 anni fa per il settore delle Biblioteche, ha esteso l’attività agli Archivi storici, ai Musei e ai luoghi della cultura, con 5.500 enti pubblici e privati suoi clienti.  Fornisce consulenza strategica e piattaforme tecnologiche, strategia digitale e servizi web e mobile anche per la sicurezza. Specializzata nei modelli di fruizione e valorizzazione interattivi ed immersivi dei luoghi di cultura, in particolare i musei, con l’impiego di tecnologie digitali innovative, è intervenuta nel “WeACT³” per la comunicazione volta alla crescita dei visitatori.

Le imprese citate hanno concorso alla realizzazione del “WeACT³” in modo integrato, non solo mediante il coordinamento dei loro interventi curato da Civita, ma con partnership  come quelle tra Avvenia ed Ericsson, DM Cultura e Oracle, in cui hanno collaborato strettamente leader mondiali e aziende nazionali, e tra Vodafone e Wind-Tre in cui addirittura  hanno lavorato insieme gruppi in diretta  concorrenza nel mercato telefonico italiano in cui la competizione è particolarmente aspra. 

L’altra premiata da Civita nel concorso citato  

Il “WeACT³” ha quindi una storia meritevole di essere raccontata, unendo eccellenze private che concorrono anche con partnership tra leader mondiali e società italiane minori, e tra gruppi concorrenti, coordinate dall’Associazione di cui fanno parte, su un progetto di interesse pubblico dialogando con le Gallerie Nazionali di Arte Antica per avvalersi delle loro competenze. E anche a questo si è pensato, allo “storytelling” dell’iniziativa il cui coordinamento è stato affidato a Logotel, una “service design company”  operante da 25 anni con sede a Milano, che nel 2017 ha realizzato progetti di trasformazione aziendale con  60 clienti coinvolgendo 5.000 persone in progetti formativi.  Nell’apposito sito  Web e nei video realizzati c’è un racconto univoco e integrato che dà al “WeACT³” un’identità ben precisa facendone uno strumento di comunicazione promozionale.

Tecnologia e innovazione, dunque, al servizio dell’arte e della cultura. In fondo questi mondi così diversi hanno in comune un elemento indispensabile, la creatività; quindi è naturale che si siano incontrati.  Ma in un paese come il nostro,  con i suoi individualismi e i suoi pregiudizi,  le sue barriere e i suoi ostracismi, non era facile che ciò avvenisse in concreto, per di più per un museo di arte antica.  A Civita il merito di esserci riuscita, e lo stesso nome del progetto ne riassume il valore, “noi agiamo”: in quel “noi” c’è la collaborazione, nell'”agiamo” la concretezza e la determinazione.  

Il soffitto della sala “Pietro da Cortona”, il grande affresco “Il trionfo della Provvidenza” 

Info 

La manifestazione si è svolta a Palazzo Barberini in Via Quattro Fontane, Roma, nella sala “Pietro da Cortona”. Cfr. i nostri precedenti articoli in questo sito, su incontri e conferenze organizzati da Civita a sostegno di iniziative culturali: nel 2018 per “La cultura come diritto di cittadinanza”, 10 e 25 ottobre, il “Festival europeo dei Cammini sulle vie Francigene”  9 luglio, la ricerca “L’arte di produrre Arte”  14 e 18 febbraio,  la ricerca sul  “Soft Power” l’11 e 15 febbraio.                   . 

Foto

Le immagini sono state riprese da Romano Maria Levante a Palazzo Barberini nel corso della manifestazione di Civita, che si ringrazia per l’opportunità offerta. In apertura, l’intervento conclusivo del ministro del MiBAC Alberto Bonisoli, alla sua sin. Gianni Letta, presidente di Civita, alla sua dx il direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Flaminia Gennari Santori; segue una serie di immagini della presentazione dei 10 interventi del progetto “WeACT³”,  gruppo DAB e Avvenia-Ericsson, Mastercard e Vodafone-Tre, Enea e DM Cultura-Oracle obiettivi e azioni, fino alla “slide” sui  nuovi servizi ai visitatori; poi due immagini dei premiati da Civita; infine, la volta della sala con l’affresco di Pietro da Cortona “Il Trionfo della Provvidenza” oggetto di un intervento del progetto; in chiusura, la foto di gruppo finale dopo le presentazioni dei risultati, i rappresentanti delle 12 imprese intervenute nel progetto “WeACT³” intorno al ministro del MiBAC Alberto Bonisoli, al presidente di Civita Gianni Letta e al direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Flaminia Gennari Santori.

Al termine degli interventi, i rappresentanti delle 12 imprese  patecipanti al “WeACT³”, con il ministro del MiBAC Alberto  Bonisoli, il presidente di Civita Gianni Letta e il direttore delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Flaminia Gennari Sartori