Food Art, coltura e cultura cibo di corpo, intelletto e anima, allo Studio 5

di Romano Maria Levante

Allo Studio S Arte contemporanea,  in via della Penna,   un’installazione molto  particolare,   “Food Art”,  coltura/cultura: una tavola imbandita recante 10 piatti decorati da artisti, più 2 bottiglie, 2 contenitori e un cestino anch’essi artistici, 15 gli artisti impegnati. La tavola è esposta dal 27 marzo al 10 aprile 2015, con i primi 15 artisti, poi ne verrà imbandita una seconda, dal 13 al 29 aprile, con altri 15 artisti.

Il cibo nell’Arte

Richiama il cibo esteriore,  all’Expo di Milano all’insegna del  motto “Nutrire il Pianeta – Energia per la vita”, e quello interiore della  cultura, di cui il nostro paese è ricco. Coltura  e cultura per nutrire fisicamente e mentalmente  il Pianeta con il cibo del corpo  e il cibo dell’intelletto; in più vi è abbinata una mostra  benefica per la  Comunità Sant’Egidio, così c’è anche il cibo dell’anima.

Dobbiamo all’invito di Lina Passalacqua, autrice di uno dei 10 piatti  dell’installazione,  se abbiamo conosciuto  questa bella iniziativa  che celebra l’Expo e non solo in chiave artistica. 

L’arte sarà presente all’Expo, Vittorio Sgarbi ha già scatenato la sua creatività a tale riguardo, e forse anche la trasgressione; dopo avere invano cercato di portare a Milano i Bronzi di Riace certamente ci sorprenderà con qualche invenzione delle sue, una di queste è la riproduzione dell’Ultima Cena di Leonardo in aggiunta a quella originale per consentirne la visione a un maggior numero di visitatori.  E Achille Bonitoliva ha parlato della celebrazione del  cibo nell’arte, per l’Expo, dalle Ultime cene agli “alberi della cuccagna” di artisti contemporanei lungo lo Stivale.

E’ stata  imperniata sull’arte la presentazione dell’Estonia  svoltasi  al Vittoriano nell’ambito del programma “Roma verso Expo”, che ha visto nel complesso monumentale le mostre di una serie di paesi:  oltre all’Estonia, l’Egitto e la Slovenia,  l’Albania e la Serbia,, il Vietnam e  la Tunisia, anch’essa con presenze artistiche, la Grecia e la Germania, fino alla Repubblica Dominicana e al Congo; altri paesi  presentati all’Aeroporto di Fiumicino.  Una mostra sul cibo di tipo fotografico e divulgativo c’è stata al Palazzo Esposizioni, con le immagini dei fotografi di National Geographic.

Allo studio S abbiamo avuto la bella sorpresa di qualcosa di diverso, l’arte che celebra il cibo e insieme la cultura restando aderente all’immagine e alla funzione che il cibo  ha nella vita di tutti, legato com’è all’alimentazione e alla tavola; cui non è estranea neppure la cultura.  E allora ecco celebrarle insieme con una tavola imbandita dove l’arte ha impreziosito i piatti con il proprio sigillo.

I piatti nella tavola di Food Art e nella serie  In piatto/ Nutrimento ed Arte

Ci sono 10 piatti su un tavolo nero molto basso, così da essere come una piccola installazione vista dall’alto, sono  decorati da  pitture artistiche, ognuno dei 10 autori ha interpretato a suo modo. Ecco i nomi degli  artisti che hanno realizzato la tavola da noi ammirata nella visita alla “vernice” della mostra, esposta dal 27 marzo al 10 aprile , sono chiamati “ospiti”, come si addice a una vera cena: Rosetta Acerbi e Anna Addamiano, Giovanni Baldieri e Valeria Catania, Isabella Collodi e Anna Maria Laurent, Stefania Lubrani e Flavia Mantovan,  Piero Macetti e Lina Passalacqua, Alessandra Porfidia ed Elio Rizzo, Sinisca, Siscia e Isabella Tirelli. L’ordine è alfabetico, abbiamo abbinato i nomi come se gli ospiti fossero venuti a coppie per sedersi vicini nella tavola imbandita.

Nella parete di fronte c’è una serie di piatti fissati al muro, come pendant della tavola posta in basso.  Si tratta  di opere presentate nel 2014 nella mostra “In piatto/Nutrimenti ed Arte”, dello Studio Arte Fuori Centro, che rispondono alla stessa logica dell’installazione attuale: erano 42 opere, di cui 22 degli artisti associati. Di fronte alla tavola ne sono esposti 12, ecco gli autori: Minou Amirsoleimani e Francesco Calia, Elettra Cipriani e Raffaele Della Rovere, Gabriella Di Trani e Silvana Leonardi, Giuliano Mammoli e Rita Mele, Franco Nuti e Luciano Puzzo, Fernando Rea e Alba Savoi, che indichiamo con lo stesso criterio alfabetico e a coppie di ospiti.

Un’Arte per la Vita

L’altra mostra, in significativa coincidenza con questa sul cibo, ripropone opere che nel 2012 erano state presentate al Museo Venanzo Crocetti  nel quadro del progetto A.R.G.A.M. (Associazione Romana Gallerie d’Arte Moderna), “Un’Arte per la Vita”  volto  a raccogliere fondi per la Comunità di Sant’Egidio tramite eventi realizzati con opere date in comodato da artisti e gallerie. Ecco come viene presentata tale iniziativa benefica: “A queste opere lo studio S riserverà a rotazione in questa stagione di mostre una sala della galleria, offrendo ai suoi visitatori l’opportunità di arricchire la propria collezione, o di iniziarne una, a particolari condizioni d’acquisto senza alcuna commissione per la galleria,  e contribuire allo stesso tempo al finanziamento dei programmi umanitari della Comunità”.

Guardiamo le opere esposte,   una è della stessa Lina Passalacqua, “Il cibo è vita”, 2015, si aggiunge alla serie dedicata alle 4 Stagioni presentata  in una bella mostra al Vittoriano nel 2014; è un collage, al riguardo  ricordiamo anche la sua mostra proprio nello Studio S con i  collage preparatori dei dipinti, esposti insieme ai collage di Terlizzi.

Riconosciamo inoltre un dipinto di Danilo Maestosi, pure  lui protagonista di una mostra al Vittoriano con i suoi dipinti dal forte spessore materico espressione di contenuti profondi legati alla musica, c’è anche un’opera di Solveig Cogliani, di cui ricordiamo la personale in corso al Vittoriano.

Ecco le opere esposte attualmente nella prima sala, altre saranno esposte in seguito: Lina Passalacqua, “Ombre”, 1997, e Danilo Maestosi, “Internet City”, 2011, Sinisca, “Emisfero nello spazio”, 1999, e Solveig Cogliani, “Paesaggio meccanico”, 2011, Flavia Mantovan, “Saint Beckam”, 2006, Maria Murgia, “Alba”, 2011, e Mario Padovan, “Angelo 2”, 1998.

Aver celebrato in modo artistico e innovativo il cibo dell’Expo milanese, e insieme la cultura e la solidarietà  con le altre opere di artisti a finalità benefica, è come aver unito il cibo del corpo a quello dell’intelletto e al cibo dell’anima.

E’ stata una bella sorpresa la meritoria iniziativa, che fa entrare ancora di  più nello spirito della Pasqua imminente, e di cui va il merito  al direttore della galleria Carmine Siniscalco, instancabile organizzatore di mostre ed eventi . 

Info:

Studio S, Via della Penna 59, nei pressi di Piazza del Popolo,  lato caffè Rosati. Dal lunedì al venerdì ore 15,30-19,30, mattina su appuntamento; sabato 11,00-13,00; domenica chiuso. Ingresso gratuito. Tel. 06.3612086.  Per le  citazioni del testo cfr. i nostri articoli:  in questo sito, sulle mostre di Lina Passalacqua, “Collage-pittura, Passalacqua e Terlizzi allo Studio S di Roma”  28 aprile 2014, e “Lina Passalacqua, le Quattro stagioni al Vittoriano”   28 aprile 2013 e  sulla mostra di “Solveig Cogliani, Roma, La Grande Guerra”  20 marzo 2015, nonché sulle mostre di presentazione dei singoli paesi  al Vittoriano nel programma “Roma verso Expo”, nel 2014,  8 novembre e  9 dicembre, nel 2015,  14 gennaio, 7 e 25 febbraio, infine  sulle mostre “Cibo, 90 foto di National Geographic al Palazzo Esposizioni” 1° febbraio 2015  e  “Alla mensa del Signore” alla Mole Vanvitelliana di Ancona 25 dicembre 2013; in cultura.inabruzzo.it per la mostra di “Danilo Maestosi, al Vittoriano nel suo Concerto-Sconcerto, tra musica e memoria” il 31 marzo 2010.                               

Foto

Le immagini sono state riprese nello Studio S all’inaugurazione della mostra da Romano Maria Levante,  si ringrazia il direttore Carmine Siniscalco, con i titolari dei diritti, per l’opportunità offerta. In apertura, la tavola artisticamente imbandita “Food Art”,  seguono i primi piani dei 4 piatti posti agli angoli della tavola,  il primo è quello di Lina Passalacqua; poi le opere della serie “In piatto/ Nutrimento e vita” nella parete di fronte; quindi  le bottiglie artistiche e il cestino artistico;  in chiusura,  la tavola imbandita di “Food Art” e le opere “In piatto/ Nutrimento ed Arte”  nella parete di fondo, a dx si vede la bottiglia artistica.